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Cronaca

"Gli alunni aumentano e il personale diminuisce": la protesta dei sindacati

La segretaria provinciale della Flc Cgil di Ravenna ha incontrato i funzionari dell’ufficio scolastico territoriale per l’informativa sull’organico di diritto del personale Ata

"Saranno 46.181 (423 in più rispetto allo scorso anno scolastico ) gli studenti che il primo di settembre varcheranno i cancelli scolastici di tutte le scuole della provincia di Ravenna; di questi 1.352 sono studenti diversamente abili (+79 rispetto all'anno scolastico 2016/2017).  Se la ‘buona scuola’ è un’opinione, la matematica non lo è”, commenta Marcella D’Angelo, segretaria provinciale della Flc Cgil di Ravenna dopo l’incontro con i funzionari dell’Ufficio scolastico territoriale di Ravenna, per l’informativa sull’organico di diritto del personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario).

“Nonostante il decreto legislativo “Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità” numero 66 del 13 aprile 2017, dal quale si evince l’importanza del ruolo del collaboratore scolastico in virtù dell’inclusione e dell’integrazione, i collaboratori scolastici della nostra provincia saranno 554, due unità in meno rispetto allo scorso anno, in netto contrasto con il decreto e in maniera inversamente proporzionale all’aumento del numero degli studenti -  continua la segretaria della Flc - Risorse quindi del tutto insufficienti  per soddisfare la delega e le esigenze degli studenti. Anche gli assistenti amministrativi subiscono una contrazione di organico: saranno infatti 263, due in meno rispetto allo scorso anno scolastico. Il personale delle segreterie scolastiche, sempre più oberato da aumenti improponibili di carico di lavoro e oltremodo umiliato anche dal  recente ‘invito’ da parte del Miur di concludere gli adempimenti relativi alle graduatorie di istituto anche di sabato e di domenica dalle 7 alle 22, subisce l’ennesima angheria da parte di un Ministero ‘padrone’ che sfrutta i lavoratori senza conoscere il valore del lavoro che svolgono e senza dar dignità ad esso nè allo stesso personale. Il numero degli assistenti tecnici rimane invariato, ma comunque insufficiente rispetto al numero degli studenti della nostra provincia. Come se i laboratori si autogestissero, quegli stessi  laboratori che sono indispensabili per arricchire la crescita formativa degli studenti di ogni ordine e grado. Nulla si sa ad oggi dell’organico di fatto e si spera che si riuscirà, attraverso questo, a compensare il mal torto subito in organico di diritto. Certo è -  conclude la D’Angelo - che ogni anno non si può arrivare con l’acqua alla gola al primo di settembre, non lo meritano gli studenti e non lo meritano i lavoratori i quali, al di là del disposto retorico utilizzato dal Governo, hanno bisogno di certezze e di dignità”.

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