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Cronaca

L'ultimo addio al cardinale Ersilio Tonini: "Lascio tutto all'Opera Santa Teresa"

La salma del cardinale Ersilio Tonini è arrivata martedì mattina in Duomo a Ravenna, gremito di persone, per l'ultimo addio al monsignore, scomparso nella notte di domenica

La salma del cardinale Ersilio Tonini è arrivata martedì mattina in Duomo a Ravenna, gremito di persone, per l'ultimo addio al monsignore, scomparso nella notte di domenica, ad una settimana dal suo 99esimo compleanno. Tantissimi i ravennati che si sono stretti sotto le volte della cattedrale per l'ultimo saluto al porporato. Tra loro, seduti nelle prime file il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, il prefetto della città romagnola, Bruno Corda, il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli e il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, in rappresentanza del Senato.

"Se pensiamo a Papa Francesco, ne è stato un battistrada, anche per tanti modi di fare e di essere''. Così, al termine del funerale, il leader dell'Udc ha ricordato il porporato ravennate. ''La gente che è qui - ha chiosato riferendosi al Duomo di Ravenna gremito - è la testimonianza dell'affetto che lui ha saputo dare a tutta la comunità, non solo alla chiesa di Ravenna ma a tutta la chiesa italiana e a tanti cattolici''.

I funerali del cardinal Tonini (foto Fiorentini-Argnani)

A celebrare il funerale, delegato dalla Santa Sede, il cardinale Dionigi Tettamanzi, già arcivescovo di Milano, al fianco dell'arcivescovo di Ravenna e Cervia, Lorenzo Ghizzoni. Il feretro di Ersilio Tonini, arcivescovo emerito di Ravenna e Cervia, atteso in cattedrale dal gonfalone della Regione Emilia-Romagna e dai gonfaloni di tanti comuni emiliano romagnoli, è stato condotto, in breve processione, dalla struttura Opera Santa Teresa, dove viveva da anni, fino al Duomo, accompagnato dal silenzio e dalla commozione di tanti suoi concittadini.

Prima di iniziare la celebrazione funebre, il cardinal Tettamanzi ha letto un telegramma inviato da Papa Francesco in cui il Santo Padre ha ricordato ''con profonda ammirazione la feconda e molteplice attività apostolica'' di Tonini nell'arco della sua vita. Fuori dalla camera ardente, un profilo del cardinal Tonini è stato tratteggiato dal nipote Giancarlo, figlio di uno dei fratelli. ''Ci mancherà tantissimo - ha raccontato - per le sue idee e il suo modo di vedere la vita come un disegno provvidenziale e, quindi, di dispensare gioia. Anche se era diventato famoso - ha concluso il nipote - ha sempre mantenuto l'umiltà di chi viene da una famiglia semplice con tanti fratelli''.

I funerali del Cardinal Tonini (2) (foto Fiorentini-Argnani)

E' stato ''un pacificatore provocante, un riconciliatore coraggioso, amato e compreso dalla gente''. Anche dalle persone ''lontane'', soprattutto ''senza pregiudizi''. Così, in un passaggio della sua omelia per il funerale del porporato, l'arcivescovo di Ravenna e Cervia, Lorenzo Ghizzoni, ha ricordato la sua figura. Nel tratteggiare il profilo del cardinal Tonini, che ''prima di tutto è stato un prete e un vescovo, semplicemente'', Ghizzoni non ha mancato di sottolineare, in un altro passaggio della sua riflessione, come per Tonini ''annunciare, illuminare, predicare e comunicare siano state parole importanti della sua vita. Il modo per fare arrivare il messaggio a tutti è stata la sua preoccupazione''.

IL TESTAMENTO -Il cardinale ravennate, che verrà sepolto all'interno del Cimitero Monumentale della città romagnola in attesa della sistemazione della parte della cattedrale destinata ad accogliere le tombe degli arcivescovi,  ha deciso di destinare i suoi averi all'Opera Santa Teresa, struttura che lo ha ospitato nel corso degli anni. ''Tutto quello che mi appartiene - ha scritto in uno stralcio del suo testamento letto dall'altare - lo lascio all'Opera Santa Teresa: questa è la casa che mi ha accolto al mio arrivo ed è qui che ho potuto respirare la felicità di una comunità che mi è stata madre paziente e generosa''. Il reparto dei bambini cerebrolesi - è stato letto ancora - ''è il più delicato, il più santo dei ricordi: lì accanto a loro ho benedetto il Signore per il miracolo di carità di cui ha goduto la mia anima''.

IL SINDACO MATTEUCCI - "Questa mattina Ravenna ha salutato un Sant’ Uomo e gli ha restituito un po’  del bene che il Cardinal Tonini ha dato alla Chiesa e alla comunità. Testimone di Cristo e voce della Chiesa, uomo di intelligenza prodigiosa e di vasta cultura, dotato di un infinito amore per gli altri.Tonini  è  stato un capo importante della Chiesa, ma la sua influenza  è  andata ben oltre la Chiesa cattolica, come confermano le testimonianze di questi giorni. ‘Un pezzo di pane e volersi bene’ ripeteva spesso. Noi porteremo con noi questa sua testimonianza: che tutti abbiano quel pezzo di pane e che la solidarietà sia più forte dell’egoismo”.
 

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