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Cronaca Faenza

"Parole di vita e di speranza" tra gli ospiti delle case di riposo e i bambini

I bambini, assieme alle insegnanti, hanno inviato lettere, pensieri e disegni tramite mail agli anziani nelle diverse strutture

Il Coronavirus non ha fermato il progetto intergenerazionale tra alunni delle scuole e anziani ospitati nelle strutture di residenza dell'Asp chiamato “Parole di vita e di speranza”. Sono stati infatti centinaia i bambini e ragazzi che durante i primi mesi dell’anno scolastico 2019-2020 hanno partecipato insieme alle loro insegnanti ed educatori parrocchiali ai progetti di accoglienza “Anziani e ragazzi. Insieme si cresce e ci si diverte” incontrando e rallegrando con la loro vitalità gli anziani residenti nelle quattro strutture dell’Asp di Faenza, Solarolo, Castel Bolognese e Fognano.

Fino a quando è stato possibile realizzare fisicamente gli incontri, i progetti hanno visto coinvolte una ventina classi fra scuole materne, primarie e secondarie del faentino. Si è trattato per la città di Faenza della scuola materna “Il Panda”, delle scuole primarie “T. Gulli” e “Don Milani”, delle scuole secondarie di primo grado “IC Cova-Lanzoni” e “IC San Rocco-Bendandi” mentre a Solarolo si è trattato della primaria “R. Pezzani”, a Castel Bolognese della primaria “Bassi” e a Fognano della scuola primaria “Giovanni XXIII, oltre a numerosi gruppi parrocchiali.

Si è trattato di giornate ricche di emozioni e stimoli che purtroppo, a causa della pandemia di Covid 19, si sono dovute interrompere dal punto di vista fisico. Per questo si è deciso di concludere questo importante percorso di incontro fra generazioni con il progetto “Parole di vita e di speranza” attraverso mezzi alternativi di comunicazione. Nello specifico i bambini, assieme alle insegnanti, hanno inviato lettere, pensieri e disegni tramite mail agli anziani nelle diverse strutture. Una corrispondenza "virtuale" che non ha mancato di colpire i "nonni" e le "nonne" che hanno, grazie all'aiuto del personale delle strutture, risposto con altrettanta empatia e partecipazione. L’iniziativa continuerà in questa modalità fino alla chiusura dell’anno scolastico, per poi progettare nuove iniziative a settembre.

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