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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Massa Lombarda

La protesta degli agricoltori arriva a Massa Lombarda: "Se non avremo risposte marceremo fino a Roma con 1000 trattori"

Questa mattina la protesta degli agricoltori è arrivata da Castel San Pietro fino a Massa Lombarda, con 422 trattori che, seppur in maniera pacifica, hanno creato disagi sulle strade

"Stanno massacrando il mondo agricolo". Questa mattina la protesta degli agricoltori provenienti da tutta Italia è arrivata da Castel San Pietro fino a Massa Lombarda, con 422 trattori "addobbati" con striscioni e messaggi di contestazione vari - presente anche una bara ricoperta dalla bandiera europea - che, seppur in maniera pacifica, hanno creato disagi sulle strade, con il corteo che ha percorso la strada provinciale San Carlo giungendo nella zona industriale di Massa Lombarda. Da qui ripartiranno nel pomeriggio per compiere il tragitto a ritroso e tornare al casello dell’A14 a Castel San Pietro, da settimane la ‘base’ degli agricoltori in protesta. Nel pomeriggio sono previsti quindi rallentamenti sulla Statale 253 "San Vitale" e sulla San Carlo causati dalla manifestazione.

VIDEO - "Stanno massacrando il mondo agricolo": 400 trattori in corteo per protestare

"Siamo andati a passo tranquillo scortati dalla polizia e durante il tragitto continuavano ad aggiungersi trattori - spiega il referente del gruppo Alex Pirazzini - Abbiamo avuto l'appoggio della cittadinanza, che lungo la strada ci ha offerto cibo e caffè. Abbiamo creato un po' di disagio, come volevamo. La Grande distribuzione deve capire che noi ci siamo e che senza di noi fanno poco".

A Massa Lombarda la protesta dei trattori (foto Massimo Argnani)

"Chiediamo un tavolo permanente al Governo e una sovranità alimentare per poter decidere noi sui nostri prezzi di produzione, dal momento che non facciamo più reddito", aggiunge Gabriele Carapia, agricoltore e agrimeccanico di Voltana.

I manifestanti protestano contro le politiche europee: "L'Europa sta sbagliando strategia agricola, lo dimostra il fatto che ci sono 12 nazioni europee unite contro di lei - continua Carapia - Ci stanno massacrando: vogliono un green deal che non porta da nessuna parte, con la riduzione dei fitofarmaci, le restrizioni sulle concimazioni, i pannelli fotovoltaici a terra e l'imposizione di un sistema di lavorazione dei terreni che in certi territori non è fattibile".

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Gli agricoltori sono intenzionati a non mollare e annunciano una 'marcia' su Roma: "È ora di dire basta e noi agricoltori dobbiamo essere uniti - conclude Carapia - Continueremo a protestare a oltranza e, se il Governo non ci darà risposte, il nord Italia marcerà con 1000 trattori verso Roma già a fine settimana o all'inizio della prossima".

Un malessere che sembra trovare riscontro nei numeri. Secondo un’indagine di Agri2000 Net, infatti, solo in Emilia-Romagna sono 30mila le imprese agricole a rischio chiusura. Il motivo principale è la scarsa redditività dell’azienda: un aspetto che oltre a impattare sul benessere economico nel presente dissuade anche potenziali nuovi lavoratori e rende sempre più difficile il ricambio generazionale. Su un campione di 1600 aziende agricole emiliane, il 75% degli imprenditori agricoli over-50 non ha ancora trovato un successore a cui affidare l’attività, e solo due su dieci hanno avviato una ricerca attiva per individuarlo.

Per i prossimi giorni è in programma anche un'altra protesta da parte degli agricoltori locali, che mercoledì 14 e giovedì 15 febbraio si ritroveranno al casello autostradale di Faenza.

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