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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Scuole, la fotografia della Cgil: "Nel ravennate mancano 100 posti"

Si va delineando l'organico di fatto del personale docente e Ata delle scuole della provincia. La Cgil registra "la mancanza di risorse per dare adeguate risposte alle esigenze delle scuole e delle famiglie"

Si va delineando l’organico di fatto del personale docente e Ata delle scuole della provincia. La Cgil registra "la mancanza di risorse per dare adeguate risposte alle esigenze delle scuole e delle famiglie". “Dai dati in nostro possesso – dice Valeria Monti, segretaria generale Flc Cgil di Ravenna - mancano all'appello almeno 100 posti di lavoro di cui 70 per i docenti e 30 per il personale Ata".

"Per garantire il tempo scuola richiesto dalle famiglie e il funzionamento delle classi affettivamente necessarie, sul fronte del personale docente occorrono almeno - continua Monti -. 16 posti alla scuola dell'infanzia (ciò nonostante resterebbero comunque 180 bambini in lista d'attesa); 35 posti alla scuola primaria, compresi quelli necessari per restituire le risorse delle classi 4° e 5°, tagliate dalla riforma Gelmini (come prevede la norma); 12 posti scuola secondaria di 1° grado, compreso il ripristino dell'organico dei Centri per l'Istruzione degli adulti; 7 posti nella scuola secondaria di 2° grado, per istituire le classi iniziali dei corsi serali e per consentire gli sdoppiamenti delle attività laboratoriali e dei gruppi linguistici".

"Inoltre - prosegue la segretaria generale Flc Cgil - stiamo pagando anche lo scotto del dimensionamento (1° ciclo Comune di Ravenna, Polo Tecnico/Professionale di Lugo e Liceo di Faenza). Nelle scuole coinvolte da questo provvedimento, pur a fronte di un aumento di 180 studenti, il numero delle classi è rimasto invariato e addirittura sono stati tagliati 5 posti docente, un dirigente scolastico e ben 20 posti Ata. Ciò significa che nello stesso spazio, nello stesso numero di classi dello scorso anno verranno letteralmente “stipati” 180 studenti in più, in barba alla normativa sulla sicurezza. Riteniamo dunque che la nostra provincia abbia già dato il proprio contributo alla “spending review” voluta dal governo Monti; per questo siamo determinati a chiedere il blocco definitivo del dimensionamento ancora in discussione, inerente al IIS Morigia/Perdisa.. Fortunatamente, a tal proposito, dalla Provincia arrivano segnali positivi”.

Particolarmente allarmante la situazione sul sostegno in provincia. Infatti, a fronte di un incremento di 18 studenti certificati diversamente abili è prevista una decurtazione di 23 docenti specialisti. Ciò determina un ulteriore aumento del rapporto alunno/docente rispetto allo scorso anno scolastico che passa da 1 docente ogni 2,20 studenti a 1 docente ogni 2,35. "Una situazione paradossale che lede, offende e denigra i diritti degli studenti più svantaggiati e rischia di vanificare il ruolo degli stessi docenti specialisti - sottolinea la Cgil -. A tal fine sarà necessario che il gruppo GLH provinciale in primis e tutti i soggetti a vario titolo interessati – genitori, docenti, enti locali, - si attivino per verificare se le ore di sostegno autorizzate siano adeguate alle esigenze. In caso contrario sarà necessario richiedere urgentemente posti aggiuntivi".

"Drammatica è inoltre la situazione del personale Ata - evidenzia il sindacato -. Si tagliano gli assistenti amministrativi, ma contestualmente si aumentano i carichi di lavoro per le segreterie; si tagliano i collaboratori scolastici, (-20% nel corso degli ultimi anni), determinando una riduzione delle funzioni di accoglienza, sorveglianza, assistenza agli alunni diversamente abili e sicurezza. Se a questo aggiungiamo che la spesa per gli appalti nella nostra provincia subirà un taglio del 50%, con una verosimile decurtazione delle ore destinate alle attività, possiamo affermare, senza tema di smentita, che nell'a.s. 2013/14 sarà messo a dura prova il regolare svolgimento dei servizi amministrativi e scolastici. E' quindi assolutamente necessario implementare l'organico ATA di 30 unità, di cui 27 collaboratori scolastici e 3 assistenti amministrativi, quale contingente minimo per il regolare avvio del prossimo anno scolastico. La “scuola bene comune” è una frase alla quale siamo oramai abituati perchè tutti lo affermano. E' giunto il momento che alle parole seguano i fatti".

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