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Economia

Blocco delle trivelle, Eni: "Investimenti e posti di lavoro non sono a rischio"

In questi giorni, infatti, si è parlato di un possibile blocco degli investimenti nella nostra città da parte di Eni, già programmati nel triennio 2019-2020 per una cifra di due miliardi

Il comparto dell'offshore ravennate continua a tremare per il provvedimento 'blocca trivelle', l'emendamento al decreto legge "Semplificazioni" che riguarda il settore upstream e prevede l'aumento di 25 volte i canoni annuali di coltivazione e stoccaggio degli idrocarburi per tutte le compagnie petrolifere e uno stop di 18 mesi alle ricerche in mare di idrocarburi.

In questi giorni, infatti, si è parlato di un possibile blocco degli investimenti nella nostra città da parte di Eni, già programmati nel triennio 2019-2020 per una cifra di due miliardi per l’estrazione del gas naturale che avrebbero una ricaduta importante non solo sul territorio ravennate, ma più in generale su tutta l’economia italiana, oltre a dare lavoro a migliaia di lavoratori.

"Alla luce dei recenti sviluppi normativi, il piano degli interventi è in fase di aggiornamento - spiegano dalla multinazionale - Le attività di prospezione e ricerca interessate dalla moratoria saranno compensate nell’immediato da altre attività legate alle gestione delle operazioni e alla razionalizzazione degli asset. In tale cornice non si prevedono significativi impatti sia a livello di investimenti, sia di occupazione nel breve periodo. Infatti, confermiamo che Ravenna mantiene per Eni un ruolo centrale nello sviluppo delle proprie attività, e anzi, il nostro impegno nei confronti del territorio si arricchisce di altre iniziative legate all’applicazione di tecnologie innovative come ad esempio la produzione di energia dal moto ondoso o nell’ambito dell’economia circolare".

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