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Cooperativa Iter di Lugo, arrivano le prime lettere di licenziamento

"Sono solo le prime delle 182 che arriveranno fino al 18 febbraio 2016, giorno in cui termineranno gli ultimi 6 mesi di cassa integrazione straordinaria approvata dal Ministero", esordiscono Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil

In questi giorni stanno arrivando ai lavoratori le prime lettere di licenziamento della cooperativa Iter di Lugo. "Sono solo le prime delle 182 che arriveranno fino al 18 febbraio 2016, giorno in cui termineranno gli ultimi 6 mesi di cassa integrazione straordinaria approvata dal Ministero - esordiscono Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil -. Se prima del 18 febbraio non interverranno novità, che possano sospendere e annullare i licenziamenti, i dipendenti si ritroveranno senza lavoro, infatti la cooperativa darà seguito alla procedura di mobilità collettiva determinata dal mancato accordo sindacale del giorno 8 ottobre al ministero del Lavoro".

"La storia di quella che era una delle più importanti cooperative edili del territorio è nota ma che solo questa possa essere la fine della vicenda, con tutte le drammatiche ripercussioni occupazionali e sociali per il territorio, non sembra e non deve essere possibile", aggiungono i sindacati. Le organizzazioni sindacali del settore edile Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil "non si rassegnano e si opporranno con tutte le proprie forze a questa conclusione, chiedendo con forza il rispetto degli impegni presi a tutti i soggetti e in particolare alla Lega delle cooperative".

"Fin dall'inizio della crisi dell'Iter, nel 2010 quando i dipendenti erano quasi 500, la dirigenza della cooperativa e i funzionari della Legacoop hanno più volte garantito un progetto di rilancio, che prevedeva aggregazioni tra le varie realtà cooperative e un piano in continuità per il riassorbimento delle maestranze in esubero - continuano ., Ad oggi, a pochi mesi dalla data del termine degli ammortizzatori sociali, tutto questo è scomparso e gli impegni sottoscritti nel “Accordo quadro tra Regione Emilia Romagna, Alleanza cooperative settore edile, Cgil - Cisl - Uil e Fillea - Filca - Feneal Emilia Romagna” del 2 aprile 2015 sembrano carta straccia. Nessun percorso di riorganizzazione delle imprese cooperative della filiera edile, nessuna aggregazione d'impresa ne accorpamenti e/o specializzazioni".

"Nei prossimi giorni - anunciano i sindacati - dovrebbe essere convocato, dopo diversi rinvii, il tavolo di crisi nel Comune di Lugo; in quella sede dovranno arrivare risposte adeguate che prevedano un progetto di una nuova realtà cooperativa, come presidio del sistema delle costruzioni nel territorio, che nel tempo possa prevedere il riassorbimento di parte degli esuberi insieme a un piano di ricollocazione del restante personale.  A breve sarà convocata un'assemblea con tutto il personale della cooperativa Iter in cui si decideranno tutte le iniziative di presidio e lotta per evitare questa tragedia industriale e occupazionale".

Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Ravenna "richiamano il sistema cooperativo al rispetto del proprio ruolo sociale e degli ideali solidaristici alla base del movimento stesso e richiedono alla Regione di farsi garante del rispetto di quanto concordato nell'accordo quadro del 2 aprile.  Non c'è più tempo, 182 lavoratori stanno per essere licenziati, 182 famiglie in difficoltà, ancora posti di lavoro persi nel settore delle costruzioni, il territorio provinciale non può permetterselo".

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