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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Cervia

Chiude l'ex Farmografica, 92 licenziamenti. I socialisti: "Impedire che la situazione si ripeta"

"Ancora una volta una multinazionale chiude dopo aver colto ogni vantaggio possibile"

Sta facendo molto discutere l'annuncio della chiusura dell’ex Farmografica di Cervia decisa dalla multinazionale austriaca Mayr-Melnhof. Il colosso del settore della carta e degli imballaggi è sbarcato in riviera da circa un anno ed ha acquisito lo storico stabilimento cervese di confezioni farmaceutiche rilevando la divisione “packaging” della britannica Essentra. Da sei mesi l’attività produttiva del plant aziendale è ferma per via degli eventi alluvionali che lo scorso maggio si sono abbattuti sulla Romagna e, dopo un lungo tira e molla con i sindacati, la proprietà ha annunciato la chiusura definitiva del sito cervese e il conseguente licenziamento dei 92 dipendenti in organico.

Una decisione sulla quale sono già intervenuti sindaco e sindacati e sulla quale ora interviene anche il Partito socialista italiano della provincia di Ravenna: "Ancora una volta una multinazionale chiude dopo aver colto ogni vantaggio possibile - scrivono i socialisti in una nota - Trascorso appena un anno ha licenziato i 92 dipendenti dello stabilimento ex Farmografica di Cervia. Nel frattempo, non solo ha sfruttato gli ammortizzatori sociali messi a disposizione dallo Stato e dai contribuenti italiani, ma ha anche incassato rimborsi da un’assicurazione aziendale che ha garantito ristori a copertura dei danni subiti e del mancato fatturato a causa dell’alluvione. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle maestranze colpite dai licenziamenti, condanniamo fermamente lo scandaloso comportamento della multinazionale e sollecitiamo interventi atti a impedire che casi analoghi possano continuare a succedere".

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