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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Lugo

Crisi dell’edilizia e sviluppo, Ranalli (Pd): "Nuove regole e meno burocrazia"

Il Partito Democratico di Lugo ed il candidato a sindaco Davide Ranalli, esprimono forte preoccupazione per la crisi del settore delle costruzioni

Il Partito Democratico di Lugo ed il candidato a sindaco Davide Ranalli, esprimono forte preoccupazione per la crisi del settore delle costruzioni, che coinvolge tutte le imprese del Paese, anche Lugo, con la Coop ITER, che ha 250 dipendenti, di cui solo un terzo al lavoro e dichiarano che nei prossimi giorni proporranno un confronto sul futuro di questa importante cooperativa, fondato su un progetto industriale condiviso dai grandi gruppi delle costruzioni del movimento cooperativo, che dia prospettive al maggior numero possibile di lavoratori.

"La crisi ha precise motivazioni - osserva Ranalli -. Si è edificato troppo, oltre la domanda, per la bolla speculativa con prezzi sovradimensionati, cui si è aggiunto il contemporaneo crollo degli investimenti in opere pubbliche, conseguente alla crisi finanziaria dello Stato ed al taglio degli investimenti degli Enti Locali (legati al patto di stabilità), compresi quelli rivolti al risanamento ed alla messa in sicurezza degli immobili. L’aumento della disoccupazione e la perdita del potere d’acquisto dei redditi fissi, uniti alla riduzione del credito bancario, con meno mutui rispetto ai bisogni, hanno fatto il resto, facendo precipitare i fatturati ed i portafogli ordini di tutte le imprese, a parte quelle operanti con l’estero".

"Ora serve un cambio di passo - ha proseguito Ranalli -. Assumiamo come priorità la ristrutturazione del patrimonio abitativo esistente e dei centri storici, rimuovendo i molti ostacoli che i cittadini ed i loro professionisti devono affrontare, per realizzare progetti di edilizia abitativa. E fuori dal centro storico, dobbiamo consentire anche demolizioni, perché il costo delle ristrutturazioni, con le nuove normative energetiche e le regole edilizie, scoraggiano gli interventi”.

Secondo il candidato sindaco democratico "servono pertanto nuove azioni da mettere in campo, fermo restando l’impegno nella lotta contro lo spreco del territorio e cioè selezionare progetti di ristrutturazione ed emanare bandi locali, per rientrare nei programmi speciali finanziati dai fondi dell’Unione Europea e reperire ulteriori risorse (tramite convenzioni con banche locali), per sostenere le famiglie e gli investitori interessati a ristrutturazioni o restauri; ridurre i vincoli urbanistici interni agli immobili, a parte quello antisismico, mantenendo solo quelli esterni, come quello paesaggistico ed architettonico; attuare un provvedimento di massima liberalizzazione, per tutti gli interventi ordinari ad uso abitativo e familiare, ferma restando la cubatura dell’immobile; incentivare, con sgravi fiscali locali, il recupero degli edifici industriali dismessi, per la riconversione ad altre attività produttive o commerciali, riducendo al minimo i tempi di autorizzazione ed i requisiti tecnici all’essenziale".

"Le misure indicate, sono agevolate dalla nuova disciplina urbanistica introdotta dalla recente Legge Regionale n. 15/2013, che semplifica procedure, definizioni e tempi, per i progetti e per le autorizzazioni, che tuttavia deve essere recepita dai Comuni modificando gli atti regolatori", chiosa Ranalli, secondo il quale è necessario rottamare vecchie ossessioni burocratiche, che servono soltanto ad incoraggiare l’abusivismo, mentre è necessario creare lavoro e nuova occupazione qualificata, per i giovani e la nostra gente. Nei primi cento giorni da Sindaco, intendo rivedere il RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio) e garantire che il Comune, tramite i funzionari ed i tecnici, sarà un alleato dei cittadini, per aiutarli a trovare le soluzioni giuste. In questo modo, alimentando una catena di piccoli interventi, si potranno movimentare risorse importanti e dare un contributo significativo alla sviluppo, senza gravare sulla finanza pubblica”.

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