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Fuoriuscita stirene, Meo (Sel-Verdi): "Dubbi su tempistica comunicazioni"

Nello stabilimento Eni Versalis (ex Polimeri Europa) di Ravenna, fra il 25 e il 26 giugno 2012, si sarebbe verificato uno “sversamento accidentale di circa 30 tonnellate di stirene”

Nello stabilimento Eni Versalis (ex Polimeri Europa) di Ravenna, fra il 25 e il 26 giugno 2012, si sarebbe verificato uno “sversamento accidentale di circa 30 tonnellate di stirene” (“un idrocarburo aromatico impiegato per la produzione di numerose materie plastiche” “insolubile in acqua”, “tossico e infiammabile, nonché ufficialmente riconosciuto come cancerogeno), attribuito dalla stessa società a un “errore di manovra” consistito nella mancata chiusura “di una valvola di spurgo…asservita al serbatoio di stoccaggio”.

Ne dà notizia la consigliera Gabriella Meo (Sel-Verdi) in un’interrogazione rivolta alla Giunta regionale, in cui ricorda che il “rilascio”, secondo il comunicato stampa diramato dall’azienda, non avrebbe coinvolto il terreno circostante, essendo la zona completamente pavimentata, e lo stirene sarebbe stato contenuto nella rete fognaria interna e poi bonificato tramite autospurgo.

Meo afferma inoltre che di questo incidente si sarebbe avuta “conoscenza pubblica parziale solo attraverso un articolo di stampa, pubblicato il 3 luglio”, sulla base delle segnalazioni di residenti delle aree vicine al distretto chimico, “sottoposti, in quei giorni, a un odore acre e nauseante”.

Solo il 9 luglio - aggiunge Meo - il sindaco di Ravenna avrebbe emesso una comunicazione sull’incidente, in seguito a un’interrogazione presentata da alcuni consiglieri comunali.
Lo stabilimento Eni Versalis di Ravenna - spiega inoltre la consigliera - rientra nell’elenco dei siti a rischio di incidente rilevante e, in base alla legge regionale 26/2003 (Disposizioni in materia di pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose), il gestore di uno stabilimento di questa tipologia deve presentare una scheda tecnica alla Provincia, che permetta all'amministrazione competente di acquisire un'adeguata conoscenza dello stabilimento, delle sostanze utilizzate, del sistema di gestione della sicurezza adottato e di validare l’identificazione degli eventi e scenari incidentali, nonché la probabilità di accadere, i possibili effetti e le aree di danno ad essi associati.

Meo chiede quindi alla Giunta regionale con quale tempistica l’azienda abbia dato comunicazione dell’incidente alle amministrazioni pubbliche, per quali ragioni la notizia dell’evento sia stata diramata alla cittadinanza con due settimane di ritardo, quali siano le risultanze ufficiali dei rilievi e delle analisi effettuate da Arpa e Ausl in seguito a tale incidente, per quali ragioni lo sversamento di una tale quantità di sostanza chimica sia potuto durare per tre turni di lavoro e se sia possibile ricevere copia della scheda tecnica dello stabilimento, di cui all’articolo 6 della legge regionale 26/03
 

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