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Mezzano, Ferrero (FdI): "Strutture abbandonate e pompe ferme nell'oasi naturale"

Il capogruppo di Fratelli d'Italia: "Di quella rigogliosa fauna palustre che abitava gli stagni non c’è più traccia"

"In un periodo in cui i cambiamenti climatici sono sempre più evidenti e la tutela dell’ambiente diventa ancora più necessaria, la nostra amministrazione si dimostra, per l’ennesima volta, difendere l’ambiente solo a parole", lo afferma Alberto Ferrero, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale. "A Mezzano, alla fine degli anni ’90, nei pressi dell’ex zuccherificio, è stata creata una zona di protezione speciale. In quell’occasione, l’area dei bacini di decantazione, è stata bonificata e trasformata in area umida protetta. Oggi non solo di quella che sarebbe dovuta essere un’oasi acquatica con stagni, ricchi di fauna rimane poco, ma anche le strutture in legno finalizzate all’osservazione degli uccelli sono in totale abbandono". 

"Il danno in questo caso è sia ambientale che economico. Un’area umida affinché sia rigogliosa deve avere un continuo ricircolo di acqua e lì era garantito da in sistema di pompe che, prelevando l’acqua dal Lamone, ne avrebbe consentito l’approvvigionamento. Oggi le pompe sono ferme e gli stagni asciutti. Di quella rigogliosa fauna palustre che abitava gli stagni non c’è più traccia. Anche dal punto di vista economico i danni sono molti - prosegue Ferrero - tutte le strutture, dopo anni di totale mancanza di manutenzione, sono ormai dei ruderi e, qualora si decidesse di riqualificare la zona, sarebbero da ricostruire, con notevole dispendio di denaro pubblico. La tutela dell’ambiente e del territorio deve essere fatta tutti i giorni e non dimenticarsene, seguire altri interessi e poi, nel momento in cui si subisce un danno, gridare al cambiamento climatico. Purtroppo sono anni che la nostra amministrazione si lava la coscienza con tante parole, ma nei fatti si occupa di altro". 

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