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Domenica, 28 Aprile 2024
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Riorganizzazione scolastica, passa col voto di Pd e Pri

Il Consiglio Comunale di Ravenna ha approvato la delibera relativa alla organizzazione della rete scolastica comunale, relativa all'avviamento dell'Istituto Comprensivo Intercomunale Ravenna-Cervia

Il Consiglio Comunale di Ravenna ha approvato la delibera relativa alla organizzazione della rete scolastica comunale, relativa all’avviamento dell’Istituto Comprensivo Intercomunale Ravenna-Cervia a partire dall’anno scolastico 2014/2015. L’organizzazione della rete scolastica comunale è stata approvata col solo voto del Gruppo Consiliare del PD e del Pri ed entrerà in funzione a partire dall’anno scolastico 2013/2014.

"L’istituzione  degli istituti comprensivi è una scelta irrinunciabile per qualificare il ciclo dell’obbligo scolastico - esordisce il sindaco Fabrizio Matteucci -. Ravenna era in ritardo: con il voto di del Consiglio comunale, quel ritardo è stato colmato. La paura di decidere, di assumersi delle responsabilità non poteva e non doveva produrre un nuovo rinvio di questa riorganizzazione che serve a dare qualità pedagogica e formativa alle nostre scuole". 

"Qualità della scuola, andamenti demografici, distribuzione degli studenti nel territorio, pieno e funzionale utilizzo delle strutture esistenti e interventi di ampliamento laddove si prefigura il reale rischio di ritornare ai doppi turni:  sono alcuni dei nodi più importanti di questa riorganizzazione - chiosa il primo cittadino -. L’obiettivo principale è quello di promuovere un’offerta formativa nel nostro complesso territorio che sappia coniugare la qualità dei percorsi formativi verticali e la logistica che tocca direttamente studenti, insegnanti, famiglie".

La delibera votata in Consiglio, continua Matteucci, "è il frutto del grande e intelligente lavoro portato avanti dall'Assessore Bakkali e dalla Giunta.  I nuovi Istituti comprensivi sono parte del mio programma di mandato e del programma elettorale della coalizione di centrosinistra Abbiamo affrontato un lungo percorso di ascolto e di confronto: abbiamo svolto più  di 100 assemblee e abbiamo ascoltato tutti. Nessun partito e nessun sindacato ha saputo avanzare una proposta alternativa. Solo paura di cambiare e sogni irrealizzabili Questa riorganizzazione si accompagna ad importanti interventi di edilizia che sono da portare a termine entro il 2016 per scongiurare i già citati doppi turni".

"L’assessore Bakkali ha spiegato che “con questa delibera si ribadisce la volontà e la necessità di riorganizzare l’offerta formativa territoriale in Istituti comprensivi, esperienza di continuità nella gestione dei percorsi formativi per la fascia d’età 3 -14 anni considerata un modello vincente. Sulla base delle norme vigenti si farà partire la riorganizzazione nell’anno scolastico 2013-2014 con i nove comprensivi “ravennati”, recependo le modifiche emerse dal percorso di ascolto; qualora la norma evolvesse nella direzione della media regionale verrà istituito automaticamente il decimo comprensivo a Lido Adriano".

Questi interventi sono  l’ampliamento della Vincenzo Randi  (18 aule in più)  e  l’ampliamento della Ricci Muratori  (16 aule in più),  da aggiungersi alle 8 in via di ultimazione in questi mesi. "La palestra a Lido Adriano - aggiunge Matteucci - è un’opera attesa dalla comunità e che rappresenta il primo mattone del polo scolastico,  oltre che un luogo di aggregazione e socialità. Anche un’aula in più  a Castiglione di Ravenna rappresenta un piccolo intervento che potrà dare risposta ai  problemi di capienza. La mia Giunta e la mia maggioranza lavorano per dare risposte concrete, realizzabili e credibili".

"Ci troviamo a lavorare in un quadro di risorse calanti, ma la nostra risposta non  poteva essere rinviare  a data da destinarsi la riorganizzazione in attesa di tempi migliori - continua il primo cittadino -. Con questa delibera abbiamo posto le basi per avere 10 istituti comprensivi (oltre a quello con Cervia). Era la critica principale alle delibera di un anno fa e abbiamo dato risposta, senza fare assurdi  spezzatini, ma formulando un piano omogeneo, equilibrato che tenesse conto delle tante variabili che concorrono in un atto così complesso di pianificazione”.

Sono stati bocciati gli emendamenti presentati dai Gruppi Consiliari del PDL, Lega Nord, Movimento 5 stelle, SEL, Federazione della Sinistra ed IDV e la proposta di deliberazione presentata da Lista per Ravenna, tendenti a modificare l’organizzazione della rete scolastica ed in particolare a procrastinarne l’entrata in vigore all’anno scolastico 2014/2015.

"Si è così verificata l’ennesima dimostrazione di insensibilità e di arroganza di una maggioranza autoreferenziale e sorda a qualsiasi tentativo o proposta che provenga al di fuori di se stessa - viene evidenziata in una nota congiunta di Pdl, Lega Nord, LpRa e Gruppo Movimento 5 Stelle -. Si potrebbe ben dire che il lupo perde il pelo ma non il vizio: il PD rimane ancorato ad una mentalità totalitaria, che certamente non è minimamente intaccata da tentativi di democraticità come del resto dimostrano, nel loro significato ultimo, anche le primarie attualmente in corso".

"La sensazione e' che la presenza di Renzi possa apparire di avere la stessa funzione della classica foglia di fico, cioè di servire solo a nascondere una struttura di potere oligarchica e vecchia", concludono Pdl, Lega Nord, LpRa e Gruppo Movimento 5 Stelle.

PD - Il consigliere del Partito democratico, Fabio Sbaraglia, propone una riflessione sul percorso e il contenuto della delibera.“La storia di questa delibera – sottolinea infatti - dimostra come questa riorganizzazione possa  essere stata tutto fuorché una decisione affrettata. Si è trattato di un processo durato due anni e che ha significato decine e decine di assemblee nelle scuole, incontri con i sindacati, con i dirigenti scolastici, cinque sedute di Commissione consiliare e due passaggi in Consiglio comunale. Un processo nato nel 2011 sulla base di tre presupposti: l’ottemperanza a una legge nazionale ( la 111 del 2011), che imponeva tempi e modalità di dimensionamento particolarmente rigidi; la necessità di dare risposta a una domanda di accesso ai servizi scolastici che negli anni, in linea con gli andamenti dei flussi demografici, è andata via via mutando, scongiurando il rischio concreto di dover ricorrere tra pochi anni addirittura a doppi turni; la volontà di proseguire e portare a compimento anche in città la positiva esperienza degli istituti comprensivi, già avviata da diversi anni in alcuni territori del Comune”.

“Così a novembre 2011 è arrivata in Consiglio comunale una prima delibera di ‘dimensionamento’ che sanciva i principi generali e proponeva una bozza di riorganizzazione che però sarebbe entrata in vigore solo a partire dall’anno scolastico successivo (il 2013/14), e che sarebbe servita come base di discussione per riprendere e proseguire quel confronto con operatori, genitori, sindacati e forze politiche a cui si faceva prima riferimento, anche nella speranza che la legge di riferimento, e con essa i suoi rigidi parametri numerici, venisse superata. E questo fortunatamente è quello che è avvenuto, decaduta la 111/11, si è aperta una trattativa all’interno della Conferenza Stato-Regioni che sembra andare su parametri molto più flessibili e rispondenti alle caratteristiche dei territori, una trattativa che, se arrivasse a compimento, potrebbe permettere al nostro Comune di ottenere un numero di istituti comprensivi superiore ai nove previsto in precedenza”.

“Tenuto conto di questo, e di alcune proposte ricevute direttamente dal mondo della scuola, la deliberà dopo un anno è tornata in consiglio con modifiche sostanziali. Abbiamo aggiunto, nella volontà già espressa, di mantenere  l’attuale numero di autonomie scolastiche presenti, l’istituzione automatica di un decimo ‘comprensivo’ a Lido Adriano nonché un’importante modifica di stradario per quanto riguarda i comprensivi facenti riferimento alle scuole medie Ricci Muratori e Montanari”.

“Naturalmente – conclude Fabio Sbaraglia - esistono però condizioni oggettive e una necessità di tenuta del piano complessivo che non possono essere ignorate, e che ci vincolano anche nella possibilità di poter accogliere o meno ulteriori osservazioni. Mi riferisco ai parametri numerici minimi tuttora vigenti per ottenere l’autonomia scolastica, e la geografia della nostra attuale rete scolastica. Ciononostante, collegato a questo ‘dimensionamento’ è in atto un piano di edilizia scolastica, che assorbe sostanzialmente tutto il budget comunale degli investimenti, che prevede importanti interventi di ampliamento delle scuole Randi, Ricci Muratori, e che prevede finalmente la costruzione di una palestra a Lido Adriano, primo passo per la realizzazione del futuro polo scolastico”.

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