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Super manager assunto dall'Ausl, FdI: "Con quei 730mila euro si poteva assumere personale in pronto soccorso"

A presentare il documento è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia Stefano Bertozzi in seguito alla delibera con cui Ausl Romagna ha assunto l’ex direttore dell’Aifa a capo dell’Unità “Qualità e Governo Clinico”

“Con la cifra di 730.000 euro in cinque anni si sarebbe potuta mantenere operativa l’unità di Medicina Nucleare presso l’Ospedale di Faenza”. A mettere nero su bianco le rimostranze di Fratelli d’Italia in merito alla decisione di Ausl Romagna di assumere (con un costo di 730mila euro in 5 anni) il dottor Nicola Magrini, l’ex direttore dell’Aifa a capo dell’Unità Operativa Complessa “Qualità e Governo Clinico”, è il consigliere comunale Stefano Bertozzi. Il capogruppo in consiglio comunale ha presentato una mozione per impegnare sindaco e giunta a convocare il Direttore Generale dell’Ausl Tiziano Carradori “per chiedere urgenti spiegazioni sul fatto di aver preferito l’assunzione dell’ennesimo Dirigente di alto livello quando, a parità sostanziale di spesa, si sarebbe potuto investire in personale ospedaliero di base ed in particolare in ambito di Pronto Soccorso”. 

Secondo Bertozzi "nel corso dei suoi interventi al consiglio comunale tematico sulla Sanità che si tenne il 19 dicembre a Faenza, il Direttore Generale ha toccato diversi temi, mettendo al centro la carenza di personale, in particolare sul Pronto Soccorso, il ritardo nelle liste d’attesa che è stato definito fisiologico post Covid, la necessità di proseguire nel processo di riorganizzazione sinergica tra i presidi ospedalieri presenti all’interno dell’Ausl magnificandone l’impatto in termini quali-quantitativi. Inoltre ha fortemente lamentato la disattenzione del Governo Centrale circa una cronica carenza di stanziamenti anche ordinari ed ha ammesso che uno dei problemi di fondo nella mancanza di personale è legata anche alla maggior attrattività di strutture private rispetto alle potenzialità di spesa pubblica”. 

Il consigliere comunale nella mozione presentata ha posto inoltre l’accento sulla decisione di Ausl per la quale le due automedicalizzate di Lugo e Faenza sono state ridotte a una. “Il Direttore Generale - si legge nella mozione - ha annunciato la necessità di adottare una misura urgente ed indifferibile finalizzata a mantenere la migliore performance operativa del sistema di emergenza territoriale e dei Pronto Soccorso dell’Azienda della Romagna; tale misura urgente è stata individuata nella rimodulazione, in riduzione e redistribuzione dei mezzi di soccorso avanzato a leadership medica (MSA med) sui distretti di Forlì, Rimini, Riccione, Lugo e chiaramente Faenza. Sordo alle proteste del territorio ha dichiarato che non vi è nessuna possibilità di tornare indietro”. 

Per questo, la mozione è finalizzata ad “attivare ogni canale ufficiale per mostrare dissenso politico verso una scelta che appare in contrasto con la profonda opera di riorganizzazione, riduzione dei servizi, ricorso a convenzioni private, ritardo nelle liste di attesa, difficoltà di funzionamento delle strutture. Stigmatizzare il continuo investimento in ambiti di vertice, di organizzazioni sempre più autoreferenziali e mastodontiche, la cui complessità organizzativa ed operativa porta diseconomie economico-finanziarie e un profondo disservizio sul territorio. E destinare ai Pronto Soccorso dell’Ausl Romagna e a quello di Faenza in particolare, un cifra annua aggiuntiva almeno pari al doppio dello stipendio lordo del nuovo dirigente dell’Unità Operativa Complessa “Qualità e Governo Clinico”, recuperando le risorse da un riequilibrio degli emolumenti di vertice visto il minor carico di lavoro che graverà su di loro in conseguenza del nuovo ingresso”.

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