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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Dopo Masterchef e la laurea Nicola fa il cuoco a domicilio e ha un progetto top secret: "Ma mi sento ancora un aspirante chef"

Un anno fa Nicola Longanesi usciva dal talent di Sky. Da allora diverse proposte, ma anche la voglia di continuare a studiare 

Show cooking sui suoi profili social quasi ogni giorno. Consulenze per un ristorante a cui ha dato una mano in fase di apertura. E anche chef a domicilio. È abbastanza intensa la vita professionale di Nicola Longanesi, concorrente tra i più apprezzati della dodicesima edizione di Masterchef, andata in onda su Sky a cavallo tra fine 2022 e inizio 2023 e uno dei. A un anno esatto dalla fine di quella esperienza, sono tante le idee e i progetti in cantiere per il ventiduenne di Bagnacavallo seguito dalla Capital Innova. Quando lo contattiamo per l'intervista ha appena chiuso una "call".

Era una chiamata di lavoro, Nicola?
Forse (sorride, ndr). Stavamo parlando di una idea di progetto in una fase talmente iniziale della quale, anche un po' per scaramanzia, non voglio ancora dire nulla.

Un anno fa andava in onda la tua ultima puntata a Masterchef 12. Cosa hai fatto in questi mesi?
Prima di tutto mi sono laureato, a Parma, in Scienze Gastronomiche. Una facoltà che ho scelto quando ho capito di voler fare della mia passione un lavoro. Alle superiori, infatti, non ho voluto frequentare l'alberghiero perché non volevo che la strada della cucina diventasse una via "obbligata". È sempre stata una mia passione, tra alti e bassi, ma ho preferito il liceo linguistico. D'altronde la scelta delle superiori la fai in una età in cui non puoi sapere già cosa vuoi.

Nicola Longanesi Laurea 2

Anche se tu, già da piccolo, sembravi abbastanza indirizzato. Quanti anni avevi in Junior Masterchef?
Avevo 12 anni, ero il più "vecchio" del gruppo e con me c'erano concorrenti anche di 8 anni. Eppure le dinamiche del programma, seppur pensate per una classe di bambini, non erano molto diverse dall'edizione dei grandi. Stesso riserbo prima delle messe in onda e stessa modalità di selezione. Anche allora, dopo aver chiesto il permesso ai miei genitori, ho inviato una mail alla produzione per entrare nel programma. I miei mi hanno dato l'ok, convinti che la mia mail sarebbe rimasta lì, tra le diecimila inviate al programma. E invece... 

E invece sei entrato anche con i "senior". E oggi sei molto seguito sui social, che prima di Masterchef nemmeno usavi...
Esatto! Non avevo praticamente mai postato una storia fino a qualche anno fa. Pur avendo i miei profili personali, usavo i social più per "curiosare" quello che postavano gli altri. Invece ora fanno parte del mio lavoro e ho un bel rapporto con chi mi segue, con chi mi manda video di ricette che prova a fare seguendo i miei consigli. Ho ottenuto risultati che per me erano impensabili, con contenuti che fanno anche 120mila visualizzazioni. E devo dire che mi diverto a fare il creator.

Sui social pubblicizzi anche la tua attività di cuoco a domicilio: è un'altra parte del tuo lavoro?
Sì, ho iniziato anche questa attività, ma ho anche dato una mano alla fase di partenza di un ristorante in centro a Ravenna, il "Valentino". E ho attivato i contatti per delle collaborazioni per la prossima stagione estiva. Sono su più fronti, ma a 22 anni mi sento sempre un aspirante cuoco e voglio continuare a studiare, ad affiancarmi a chi ha esperienza e ascoltare. Ci sono stati stabilimenti che mi hanno proposto di fare il primo chef, ma mi spiacerebbe alimentare false aspettative. Cerco di restare sempre con i pedi per terra. Continuo a studiare e a essere curioso. Perché quando si è curiosi si riesce a imparare anche involontariamente.  

Nicola Longanesi cucina domiclio-2

Sei molto legato alla famiglia e al territorio. Faresti un'esperienza fuori dalla Romagna?
Non ho preclusioni, ho imparato cosa sia la lontananza dalla famiglia: a Parma ho vissuto da studente fuori sede, con la mia indipendenza. Mi piace viaggiare, lavorerei anche all'estero, ma non mi dispiace nemmeno l'idea di restare vicino casa. Quello che conta per me è un progetto che si avvicini alla mia idea di cucina, basata sulla valorizzazione dei prodotti, sulla stagionalità e, sempre nel rispetto delle radici, anche sull'innovazione. E, andando in tv, ho capito che mi piace anche quel mondo.

Un mondo nel quale hai trovato delle amicizie. Frequenti ancora i tuoi ex compagni di Masterclass?
Ci siamo rivisti da poco a Roma con Lavinia, Roberto, Mattia, Edoardo, Sara, Laura e Francesco Girardi. Abbiamo davvero creato un bel gruppo e la loro amicizia è una delle cose più belle che mi porto dietro da Masterchef. Così come mi sono rimasti dentro i complimenti di chef Scabin e l'aver conosciuto Jeremy Chan, persona tanto grande quanto umile. Una delle figure a cui mi ispiro insieme a Cracco, Perbellini e Corelli.

Stai seguendo la nuova edizione del programma? Per chi fai il tifo?
Certo, continuo a seguire il programma. Quest'anno ci sono delle sfide molto belle e dei concorrenti veramente bravi. Personalmente faccio il tifo per Niccolò, credo sia veramente molto preparato, come ha dimostrato anche nella puntata in cui ha convinto Massari col suo dolce. E poi è un romagnolo... Quindi, senza dubbio, forza Niccolò!

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