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Cronaca

Ravenna è una città per giovani e bambini, ma con troppi furti e incidenti mortali: la classifica sulla Qualità della vita

Ravenna perde altre quattro posizioni (dopo le tre dello scorso anno) nella 34esima edizione della storica indagine sulla Qualità della vita nelle province italiane pubblicata dal Sole 24 Ore

Ravenna perde altre quattro posizioni (dopo le tre dello scorso anno) nella 34esima edizione della storica indagine sulla Qualità della vita nelle province italiane pubblicata lunedì dal Sole 24 Ore. La nostra città, infatti, quest'anno scende al 34esimo posto (l'anno scorso era trentesima, quello prima 27esima). Rispetto al rapporto sulla qualità della vita in Italia 2023 stilato ogni anno da ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, Ravenna guadagna invece quattro posizioni (in questa classifica è infatti 24esima).

Quest'anno guida la classifica Udine. È la prima volta che la provincia friulana vince la Qualità della vita, raggiungendo il primo posto tra i territori più vivibili: entra così nella storia della classifica che misura il benessere della popolazione italiana, dopo essersi piazzata nella top ten solamente tre volte dal 1990 (prima edizione) ad oggi, precisamente nel 2016, nel 2020 e nel 2021. Al secondo posto Bologna, che lo scorso anno era 'medaglia d'oro' e quest'anno deve accontentarsi dell'argento. Chiude il podio Trento, che colleziona così la nona 'medaglia di bronzo'.

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La 34esima edizione dell’indagine

Un’edizione, quella di quest’anno, che dà ampio spazio alle disuguaglianze sul territorio. La fotografia scattata inquadra un Paese sempre più diviso, dal Pil pro capite ai livelli di istruzione. La pandemia, le emergenze climatiche (ondate di calore, siccità, alluvioni), il contesto internazionale aggravato dalle guerre, lo shock energetico e l’inflazione hanno rimescolato le carte e la distanza tra i territori più vivibili e quelli meno vivibili è aumentata.

I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 46 aggiornati al 2022 e 36 al 2023, presentano una serie di novità inserite per riuscire a stare al passo con i cambiamenti sociali in corso: l’indice dei progetti finanziati dal Pnrr, l’indice della solitudine, le farmacie, le famiglie con Isee sotto i 7mila euro, il gender pay gap, consumo di farmaci contro l’obesità, lavoratori domestici e l’aumento delle temperature. In questa edizione, poi, l'indice sulla qualità della vita delle donne si affianca alle stesse rilevazioni specifiche su bambini, anziani e giovani: su quest'ultima Ravenna risulta prima in classifica in Italia.

Le new entry tra le prime dieci

Bergamo, quest’anno capitale della cultura insieme a Brescia, sale al quinto posto della classifica dei territori più vivibili, dove solamente nel 1990 aveva occupato l’ottavo posto, e conquista il primato nella classifica tematica di "Ambiente e servizi". Anche Modena, settima, torna in una top ten che aveva raggiunto solo due volte: nel 1999 e nel 2022. Più solido, invece, il piazzamento nella parte alta della graduatoria della provincia di Aosta, al quarto posto. Si confermano nella top ten anche Milano, stabile rispetto allo scorso anno e resta prima nella categoria "Affari e lavoro", e Firenze che, dopo aver occupato il podio nel 2022, quest’anno è sesta. Tra le prime dieci anche Monza e Brianza che conquista 14 posizioni e il primato nella categoria "Ricchezza e consumi" grazie a buoni risultati nella spesa media delle famiglie per l’acquisto di beni durevoli e ai dati immobiliari. Se a chiudere la top 10 c’è Verona, che l’aveva presidiata sia nel 2020 sia nel 2021, si notano particolarmente le assenze di Trieste e Bolzano, scese rispettivamente in 12esima e 13esima posizione.

Le ultime 40 posizioni e la fatica delle grandi città

Anche questa edizione fotografa una concentrazione del Mezzogiorno nella seconda metà della graduatoria, con l’unica eccezione di Cagliari che arriva al 23esimo posto. Ma non mancano le novità. In primis il ritorno di Foggia, 107esima, a vestire la maglia nera dopo dodici anni (era stata ultima nel 2011 e nel 2002). Nelle ultime 40 posizioni scivolano ben nove province del Centro o del Nord, tre più dell’anno scorso: oltre a Latina (87esima), Frosinone (80esima), Imperia (81esima), Alessandria (70esima) e Rovigo (68esima), ci sono Grosseto (74esima), Viterbo (75esima), Rieti (73esima) e Massa Carrara (72esima). Perdono terreno Agrigento, Sud Sardegna, Palermo, Brindisi, Trapani; conquistano diversi gradini Vibo Valentia, Enna, Catanzaro, Salerno, Potenza e Isernia. Tra le ultime cinque classificate arrivano anche Siracusa (104esima, perde 14 posizioni) e Napoli (105esima, perde 7 posizioni).

Restano sostanzialmente immobili, invece, le altre grandi aree metropolitane, quasi incapaci di ripartire dopo la pressione generata da emergenze e shock economici negli ultimi anni. Mentre Bologna, Milano e Firenze cercano di non perdere di vista la top ten e i loro primati, Roma è 35esima (-4 gradini), preceduta da Venezia (-12) e seguita da Torino (36esima) e Genova (47esima, in calo di 20 posizioni).

SPECIALE RAVENNA: la nostra provincia punto per punto

Ricchezza e consumi

La nostra provincia si trova al 47esimo posto nella sezione ricchezza e consumi (-9 posizioni rispetto al 2022). In particolare, è 17esima nelle riqualificazioni energetiche e per beneficiari di reddito di cittadinanza (persone coinvolte ogni mille abitanti), 20esima per numero di famiglie con indice Isee basso, 28esima nel prezzo medio di vendita delle case e per la spesa delle famiglie per il consumo di beni durevoli e 35esima per inflazione generale. Male, invece, l'inflazione su prodotti alimentari e bevande non alcoliche e l'incidenza dei finanziamenti sul reddito medio dichiarato (102esima in entrambe), i canoni medi di locazione (90esima) e i tempi medi di vendita del residenziale (99esima).

Affari e lavoro

In questa sezione, Ravenna si trova 29esima in Italia (+11 posizioni rispetto al 2022). Sul podio per quanto riguarda la percentuale di giovani che non lavorano e non studiano (seconda posizione), settima per tasso di occupazione, ma 103esima nell'imprenditorialità giovanile. Ravenna è tra le migliori, al 15esimo posto, negli infortuni sul lavoro; da segnalare che si tratta di una posizione molto distante da quella ottenuta nella stessa sezione nel "Rapporto sulla Qualità della Vita in Italia" 2022 di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, dove Ravenna è invece tra le peggiori del Paese al 101esimo posto.

Bene le imprese straniere (15esima) e le start up innovative (34esima); male il gender pay gap (la differenza percentuale della retribuzione media annua per le donne rispetto agli uomini), con Ravenna 83esima in Italia. Il numero di pensioni di vecchiaia, infine, portano Ravenna al 99esimo posto in fondo alla classifica.

Giustizia e sicurezza

Sezione più pesante questa per il Ravennate, all'81esimo posto (-6 posizioni rispetto al 2022). A pesare sono, ancora una volta, i furti in abitazione (Ravenna è al 91esimo posto) e, soprattutto, la mortalità per incidenti stradali (104esima); ma anche riciclaggio e impiego di denaro (100esima), i furti con strappo (90esima), le estorsioni (80esima), i furti con destrezza (77esima), le rapine in strada (74esima) e i delitti informatici (70esima). In generale, Ravenna è 87esima nell'indice di criminalità-totale dei delitti denunciati (numero di denunce ogni 100mila abitanti). Tanti anche i reati legati agli stupefacenti (spaccio, produzione etc, 69esima), meglio i furti di auto (34esima).

Demografia e società

Nella sezione demografia e società Ravenna si piazza al 27esimo posto (-8 posizioni rispetto al 2022). In particolare, è quarta nel saldo migratorio totale (differenza tra iscritti e cancellati all'anagrafe ogni mille residenti), 17esima nella speranza di vita alla nascita, 19esima per immigrati regolari residenti. La nostra città è nella parte bassa della classifica, invece, per quanto riguarda l'indice della solitudine (88esima) e numero di medici di base (78esima).

Ambiente e servizi

Ravenna si posiziona 44esima in classifica in questa sezione (meno una posizione rispetto allo scorso anno). La miglior performance riguarda la qualità della vita dei giovani: Ravenna è prima in Italia. Tra i 12 parametri presi in considerazione per questa sottosezione ci sono il numero di concerti, sport all'aperto, nozze ed età alla nascita del primo figlio. Ma è sul podio - terzo posto - anche per quanto riguarda la qualità della vita dei bambini (in questo caso tra i 12 parametri ci sono numero di asili nido, aree giochi, pediatri e scuole accessibili). Buona posizione anche per la qualità della vita degli anziani (27esima) e per la qualità della vita delle donne (35esima).

Sul fronte opposto, Ravenna è in fondo alla classifica - sottosezione nuova - per numero di progetti del Pnrr finanziati ogni mille abitanti (103esima), ma anche per consumi energetici e per l'energia elettrica da fonti rinnovabili (in entrambe 101esima). Male anche il numero di farmacie (94esima), infine è 84esima nel tasso di motorizzazione (auto in circolazione ogni 100 abitanti). Da segnalare la 65esima posizione per quanto riguarda le temperature, ossia l'anomalia in gradi centigradi rispetto al periodo 2011-2021.

Cultura e tempo libero

La città dei mosaici sale al 12esimo posto per quanto riguarda cultura e tempo libero. A pesare sono in particolare il numero di spettatori ogni mille spettacoli (quarta), il patrimonio museale e la partecipazione elettorale (ottava in entrambe), l'offerta culturale (17esima), l'incide di lettura (27esima) e quello di sportività (39esima), i servizi di centri per il benessere fisico (33esima), i ristoranti (34esima), ma anche le palestre, piscine e stabilimenti termali (43esima).

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