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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Sant'Agata sul Santerno / Via Gregorio Ricci Curbastro, 46

Colpo grosso da 300mila euro alla "Moto Europa": "E' passato un ciclone che ci ha portato via tutto"

Nella nottata tra martedì e mercoledì una banda di professionisti ha colpito la sua concessionaria, la "Moto Europa" di Via Ricci Curbastro 46, a Sant'Agata sul Santerno

“E' passato un ciclone che ci ha portato via tutto”. Romolo Balbi è amareggiato. A stento trattiene le lacrime. Nella nottata tra martedì e mercoledì una banda di professionisti ha colpito la sua concessionaria, la “Moto Europa” di Via Ricci Curbastro 46, a Sant'Agata sul Santerno (l'altro titolare è Andrea Garelli). Il danno è consistente e può sfiorare il mezzo milione di euro: sono sparite 4 Ducati Panigale, altrettante Ducati Diavel (una in riparazione di un cliente), ma anche capi d'abbigliamento per motociclisti per un valore complessivo “intorno ai 300mila euro”. Senza contare i danni alla struttura. 

“Sono coperto fino a 100mila euro”, dice sconsolato il titolare del salone, feudo dei ducatisti, ma anche degli appassionati di Moto Guzzi, Gilera e Vespa. Balbi, come ogni mattina, si è presentato intorno alle 8 per aprire l'attività. Tutto sembrava apparentemente tranquillo dall'esterno: “Ho aperto la porta blindata e mi sono trovato davanti il finimondo. C'erano alcuni caschi sparsi tra le moto stese per terra. Le telecamere di videosorveglianza completamente distrutte”. 

Maxi furto alla concessionaria "Moto Europa" (foto Argnani)

“Hanno studiato tanto, perchè sapevano dove mettere le mani – è il ragionamento del commerciante -. Noi per fare una cosa del genere ci avremo messo almeno due giorni”. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il commando ha prima neutralizzato i sistemi d'allarme installati, disattivando i sistemi di telecomunicazione e corrente elettrica e distruggendo le telecamere di sicurezza (“avevo speso 8500 euro per installarle"). Quindi, con un'azione tipicamente militare, si sono calati dal tetto per entrare nel salone.

A questo punto è scattata la fase due del piano, con la razzia di moto e accessori. “I manichini sono completamente nudi - osserva Balbi -. Hanno tolto anche tutte le pedane da sotto le moto”. Spariti anche ricordi: “Hanno rubato anche i caschi usati quando correvo negli anni '90 e persino una bici da corsa vecchia dieci anni che usavo per allenarmi”. La refurtiva è stata caricata a bordo di un furgone. “Volevano scappare spaccando le finestre blindate, ma non ci sono riusciti. Perciò hanno usato dei flessibile per rompere i lucchietti e forzare i portoni. E anche gli attrezzi da lavoro ci hanno portato via”. 

E mentre il personale della Scientifica procedeva ai rilievi di legge, Balbi era alle prese con la conta dei danni: “Le moto valgono oltre 20mila euro, poi ci sono gli accessori. Tirando le somme siamo sui 300mila euro. Bisogna ripartire, ma è dura”. Appena una settimana fa un'altra concessionaria di moto a Ravenna aveva subìto un furto da 40mila euro: sono in corso gli accertamenti del caso per chiarire se tra i due colpi ci sia un collegamento. Destinazione della merce? Presumibilmente l'est Europa. Le indagini sono condotte dagli agenti della Squadra Mobile di Ravenna.

Commenta il presidente dell’Unione Luca Piovaccari, che ha contattato la prefettura di Ravenna: "Il furto ai danni di Moto Europa si inserisce in una scia che negli ultimi tempi sta colpendo il territorio provinciale, ed è il più grave non solo in termini economici, ma anche per quanto riguarda l’organizzazione dei ladri. Sono consapevole degli sforzi messi in campo dalle forze dell'ordine, tuttavia rendendomi interprete dei sentimenti della comunità, chiedo di elevare quanto più possibile l'attenzione e il presidio del territorio adottando i provvedimenti che si riterranno opportuni al fine di prevenire e reprimere gli episodi che minacciano la sicurezza e la serenità delle nostre comunità”.

“Soprattutto - conclude Piovaccari - ho ribadito la piena disponibilità di tutte le amministrazioni comunali della Bassa Romagna a mettere in campo tutto quanto rientri nelle nostre possibilità per collaborare con le forze dell’ordine nella lotta alla criminalità, in particolare per quanto riguarda la videosorveglianza e il controllo delle strade”. Sulla questione è intervenuta anche Confartigianato, che nei prossimi giorni chiederà un apposito incontro al Prefetto di Ravenna Francesco Russo, convinta che "non solo occorra intensificare il controllo del territorio, ma anche approfondire con indagini serrate e specifiche questa tipologia di azioni criminali".

“Risultano evidenti le modalità professionistiche utilizzate per portare a segno questi colpi nelle attività che commercializzano moto e biciclette di valore, a Sant’Agata come in tutto il resto d'Italia - commenta il sindaco Enea Emiliani, che si è recato sul posto per portare la solidarietà ai titolari della concessionaria -. Questo tipo di imprese è presente in numero elevato nel nostro Comune ed è evidente il valore aggiunto che apportano al nostro territorio, ma, parallelamente, è anche grande la delusione e la sofferenza quando accadono questi avvenimenti predatori”.

“Vogliamo confermarci ostili alla criminalità a 360 gradi e, per i suddetti motivi, abbiamo chiesto alla Prefettura uno sforzo per rafforzare ulteriormente il presidio del territorio di Sant’Agata, per contrastare efficacemente anche questa particolare casistica di reati - conclude Emiliani -. L'impegno delle forze dell'ordine e la collaborazione dell'Amministrazione comunale è massimo, lo testimoniano le tante attività di controllo e prevenzione, gli investimenti sulla videosorveglianza e le azioni di polizia con esito positivo”.
 

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