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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Ponte di Grattacoppa, il Comune valuta la diffida. L'impresa rischia una penale da quasi 400mila euro

Qualche giorno fa l'amministrazione comunale ha annunciato pubblicamente l'ennesimo slittamento di data di riapertura del ponte sul Lamone tra Savarna e Torri di Mezzano, che dovrebbe - il condizionale è d'obbligo - riaprire al pubblico il prossimo 31 maggio

Qualche giorno fa l'amministrazione comunale ha annunciato pubblicamente l'ennesimo slittamento di data di riapertura del ponte sul Lamone tra Savarna e Torri di Mezzano, che dovrebbe - il condizionale è d'obbligo - riaprire al pubblico il prossimo 31 maggio, dopo numerosi rinvii chiesti dalla ditta appaltante. Il Comune, dal punto di vista dei controlli, ha dovuto emanare 23 ordini di servizio perché vi erano "non conformità": "Per un cantiere di questo tipo è un numero molto elevato", ha spiegato l'assessora ai lavori pubblici Federica Del Conte durante il consiglio comunale di martedì.

L'assessora, rispondendo a un question time presentato da Lista per Ravenna, ha poi precisato che il contenzioso in atto con la ditta verrà portato avanti a valle della chiusura del progetto per evitare di bloccare nuovamente i lavori. "La decisione di procedere con la risoluzione del contratto, così come quella di fare una diffida, è in capo al servizio tecnico - ha spiegato Del Conte - La risoluzione appare come la soluzione meno indicata, perché comporterebbe un protrarsi dei tempi dei lavori. Il 26 dicembre 2022 è la data contrattuale fissata per l'ultimazione dei lavori; appare evidente che a quella data, con un avanzamento dei lavori di circa il 70%, non è perseguibile rescindere dal contratto d'appalto per completarli con un nuovo affidamento, perché si dovrebbe riprogettare l'intervento di completamento e rifinanziarlo per riaggiudicarlo al nuovo concorrente".

Per quanto riguarda le penali, già a novembre l'assessora aveva precisato che sarebbero scattate dal 27 dicembre, primo giorno di ritardo della consegna. Il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi aveva spiegato che "per ogni giorno naturale e consecutivo di ritardo viene applicata una penale pari all’1 per mille dell’importo contrattuale. L’incasso netto della ditta è di 2.451.000 euro, dunque la penale è di 2.451 euro per ogni giorno di ritardo". Se il ponte fosse stato riaperto il 23 marzo, la penale sarebbe ammontata a 213.327 euro. Se riaprirà il 31 maggio, dunque, la penale salirà di ulteriori 169.119 euro, per un totale di 382.446 euro.

"Tutte le penali che verranno addebitate all'impresa esecutrice saranno quantificate e imputate alla stessa in sede di ultimazione dei lavori e in occasione dell'emissione dello stato finale dei lavori - ha concluso l'assessora in consiglio comunale - Per la diffida valuteremo insieme agli uffici il da farsi".

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