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Cronaca

Droga, sporcizia, bici rubate e clandestini: blitz all'ex villaggio Anic

Alle prime luci dell'alba di martedì Polizia, anche in tenuta anti-sommossa, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco hanno setacciato l'area, fulcro di bivacco di extracomunitari senza fissa dimora

Blitz antidegrado interforze all'ex villaggio residenziale Anic di via Baiona. Alle prime luci dell'alba di martedì Polizia, anche in tenuta anti-sommossa, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco hanno setacciato l'area, fulcro di bivacco di extracomunitari senza fissa dimora che dormivano in giacigli di fortuna e in pessime condizioni igienico sanitarie. Nel corso dell'operazione sono stati identificati decine e decine di stranieri, alcuni dei quali finiti in manette.

Sequestrate diverse biciclette, ritenute oggetto di furto, mentre le unità cinofile delle Fiamme Gialle hanno individuato diverse palline di droga. Gli immigrati sono stati accompagnati in Questura per le procedure di rito.  Sono state rintracciate 28 tunisini, due dei quali, entrambi 22enni clandestini, arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il primo aveva 14 grammi di eroina divisa in 6 confezioni, mentre il secondo si era occultato nei pantaloni 12.5 grammi divisi in tre confezioni oltre a sostanza da taglio. Ad un terzo tunisino è stato notificato un ordine di carcerazione con contestuale sospensione del medesimo. Altri due connazionali clandestini sono stati espulsi e trasportati al C.I.E. di Modena ove avrà luogo la procedura di rimpatrio verso la loro nazione.

Sei cittadini extracomunitari, pur avendo il permesso di soggiorno per motivi umanitari sono stati muniti dal Questore di foglio di via obbligatorio per i comuni che avevano rilasciato detto permesso, non avendo a Ravenna motivo di soggiornare. All’interno del vasto edificio sono state recuperate oltre 50 biciclette, alcune in ottime condizioni come una da corsa custodita con cura al secondo piano.

Le bici sono state fotografate singolarmente e le foto pubblicate sul sito della Polizia Municipale di Ravenna per una più agevole consultazione e restituzione. La proprietà dello stabile in questione ha provveduto a murare tutti gli accessi assicurando porte e finestre con calcestruzzo,  ripristinando i cancelli e le reti di confine. L’operazione ha coinvolto oltre 50 agenti delle forze di polizia indicate e sono tutt’ora in corso ulteriori procedure di identificazione ed espulsione.

MATTEUCCI - “Mi sono complimentato con il Prefetto Bruno Corda e mi complimento con le Forze dell’Ordine per l’intervento che ha smantellato l’insediamento abusivo e illegale di via Baiona", ha evidenziato il sindaco Fabrizio Matteucci. "Nel Comitato dell’Ordine Pubblico, in particolare negli ultimi dodici mesi, sono stati ben definiti indirizzi di intervento molto precisi per controllare la mappa dei luoghi a rischio di questi insediamenti illegali - continua il sindaco -. Questa attività attuata in sede di comitato tecnico ha evidentemente preso impulso dopo i fatti di via Cavour di un anno fa e la sparatoria della notte di Pasqua. Il Comune sostiene con forza e collabora intensamente alle azioni di contrasto della delinquenza anche su questo fronte così importante e delicato, sul quale le Forze dell’Ordine operano e opereranno con determinazione e professionalità”.

IL COMMENTO DI BAZZOCCHI - L'intervento era stato richiesto anche dagli esponenti di Lista Per Ravenna Luca Rosetti e Giulio Bazzocchi. Quest'ultimo ricorda di aver scritto "diverse mail inviate direttamente alla Procura della Repubblica, al Prefetto, al Questore, ai Carabinieri, all'Usl e al Sindaco stesso, nonché alla Setramar proprietaria dell'immobile e del terreno" per chiedere "un intervento celere al fine di sanificare e sgomberare lo stabile da nordafricani senza fissa dimora, molti dei quali vivono di atti illeciti, con proposte ben precise, di tentativo di integrazione oppure di espulsione immediata".

"Se queste azioni non fossero state intraprese, nulla sarebbe cambiato. Il Sindaco in primis non avrebbe mosso un dito, con la consapevolezza che lontani dalla Ravenna bene, questi cittadini nordafricani avrebbero continuato ad essere ghettizzati - continua Bazzocchi -. Riprendo la domanda: è questo l'aiuto umanitario che i cittadini onesti debbono subire, per colpa del Governo nazionale? Non è ore che i rappresentanti locali delle Istituzioni lo facciano capire al Ministro Cancellieri e al Presidente del Consiglio Monti, affinchè revochino i permessi a individui che vivono delinquendo, nella totale mancanza di igiene dove alloggiano abusivamente?"

Bazzocchi ricorda anche il caso dell'exx Hotel Trieste, casa di Via Gradisca 19. "A Bologna, nel febbraio del 2012 è stato siglato un Patto per la sicurezza, dove Comune e Governo, con presente il Ministro Camcellieri, si impegnavano ad un presidio maggiore della città, con il coinvolgimento dei quartieri, con 27 agenti di P. S. inviati a supporto. A Ravenna non è possibile? Va tutto bene? - si interroga l'esponente di Lista per Ravenna -. Chi deve si muova subito: ognuno faccia la sua parte al massimo, non a scartamento ridotto, aspettando che volontari della politica svelino le magagne e li facciano muovere".

IL COMMENTO DI ANCISI - Per il capogruppo in consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi (leggi l'intervento completo), “essendo fallito l'obiettivo dell'integrazione sociale di queste persone, che hanno rifiutato i percorsi di "protezione umanitaria" parallelamente attivati con oneri a carico dello Stato, non resta altra strada, essendo venuti meno i requisiti richiesti dalla legge per il mantenimento del permesso (non essere "socialmente pericolosi" e non essere denunciati per reati quali il furto o il danneggiamento aggravato oppure concernenti sostanze stupefacenti), che il permesso sia revocato, attivando le procedure per il rimpatrio, oggi facilitato dagli accordi intervenuti con la Tunisia".

IL TERZO MONDO - Anche Charles Tchameni Tchienga, presidente  Il Terzo Mondo, si è complimentato con "le istituzioni ravennati che a causa degli ultimi episodi di delinquenza, di micro criminalità successi in passato e dalle tante segnalazioni fatte dai singoli cittadini; oggipiù che mai hanno fatto anche del tema della sicurezza  una questione fondamentale per la salvaguardia e la garanzia del benessere di tutti i cittadini. Un applauso speciale alle forze dell' ordine che nonostante i tagli subiti,  tutti i giorni rischiano la loro vita per proteggerci e garantirci la sicurezza. Il blitz effettuato all' ex villaggio residenziale Anic è l' ennesima dimostrazione che a Ravenna lo Stato c'è e la città dovrà esserne Orgogliosa".

"In materia di sicurezza credo che sia il dovere incondizionato di ogni cittadino considerarsi come l'occhio vigile degli istituzioni - continua Tchienga -. La delinquenza, la criminalità ovvero i fuori leggi vanno contrastati senza sosta e esclusivamente con le leggi vigenti senza la minima strumentalizzazione. In virtù di questo ennesimo e significativo risultato, ringrazio le istituzioni e le forze dell' ordine con due parole; Avanti Cosi".

 

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