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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

La crisi affonda un altro negozio del centro: "Dopo sei anni sono stanca di combattere contro i mulini al vento"

Se la crisi del centro storico non risparmia neanche le grandi catene poste nella via dello shopping per eccellenza quale via Cavour, figuriamoci i piccoli negozietti di artigianato: e infatti un'altra attività ha annunciato l'imminente chiusura

Se la crisi del centro storico non risparmia neanche le grandi catene poste nella via dello shopping per eccellenza quale via Cavour, figuriamoci i piccoli negozietti di artigianato. E infatti un'altra attività ha annunciato l'imminente chiusura: da qualche giorno i cartelli di liquidazione per cessata attività hanno fatto la loro comparsa sulle vetrate della gioielleria Michoros di via Ponte Marino - a meno di 200 metri da via Cavour e 300 da Piazza del Popolo.

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"Questo è un momento orrendo per i negozianti del centro storico - spiega Michela, titolare del negozio di gioielleria artigianale in via di chiusura - Lotto per sopravvivere da quando ho aperto, non è mai stato facile, ma ora sono stanca di combattere contro i mulini a vento. Puoi vendere cose bellissime, ma il risultato non cambia". Michela ha aperto la sua gioielleria nel 2012: "Otto anni fa gli affitti erano altissimi, e questa via mi è sembrata un ottimo compromesso tra posizione e costo d'affitto. Invece negli anni in tanti hanno rimproverato la mia scelta chiedendomi "Ma dove ti sei messa?". Credo sia anche una mentalità sbagliata di certe persone, questa via è svalutatissima e tenuta male: la pavimentazione è orrenda e l'illuminazione inesistente, senza parlare poi della chiusura avvenuta ormai sei anni fa del Mercato coperto".

Ma i problemi, secondo la negoziante, non sono solo riconducibili alla via: "E' un problema globale, la gente ormai guarda ma compra pochissimo - continua Michela - I parcheggi non sono troppo distanti da qui, circa 5-10 minuti a piedi, ma sono a pagamento e hanno prezzi altissimi: io stessa parcheggio in via Cilla, a un chilometro dal negozio, e me la faccio a piedi per evitare almeno quella spesa. Poi le persone ormai vogliono poter parcheggiare di fronte al negozio. Nell'ultimo anno, dopo la rimozione del parcheggio di Piazza Kennedy e il raddoppio dell'Esp, ho notato un grosso cambiamento: là si trovano offerte bassissime anche sulla bigiotteria e si parcheggia gratuitamente di fronte al centro commerciale".

La commerciante ora guarda al futuro: "Mi ero data degli obiettivi, anche se piccoli, ma la crescita è sempre poca. Non me la sento di investire altri soldi magari riaprendo in una via più "bella": quando ho aperto ero cosciente delle difficoltà che questo mondo comporta e le ho sempre affrontate, ma pensare di ricominicare da capo mi spaventa, anche se mi dispiace mollare. Per i negozi dei miei "vicini" di via Ponte Marino mi auguro che l'amministrazione intervenga almeno sull'illuminazione, come abbiamo già richiesto un anno fa; ma credo che la via sia da rivalutare in maniera totale".

Nei mesi scorsi sono stati diversi i negozi del centro ravennate che hanno chiuso i battenti, come la storica bottega aperta dal 1900 in via Cavour, o la libreria di via Girolamo Rossi, ma anche un "colosso" della moda sempre in via Cavour o il bar di fronte al Teatro Alighieri. I dati definitivi del 2017 non lasciano spazio a dubbi: lo scorso anno le imprese in provincia di Ravenna, secondo il Registro Imprese della Camera di Commercio, hanno registrato un saldo negativo pari a -328 unità.

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