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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Avvelenamenti nel parco Teodorico, Ancisi (LpRa): "Quali misure per la sicurezza del parco?"

Il consigliere di Lista per Ravenna torna sull'episodio di avvelenamento di animali nel parco cittadino

Un intervento per la piena sicurezza del parco Teodorico: lo chiede, attraverso un'interrogazione, il consigliere di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi. Il consigliere vuole infatti sapere dal Comune "quali misure di vigilanza, d’intesa con le forze dell’ordine, ritiene debbano essere introdotte in questo parco, a causa anche di ulteriori fatti cruenti avvenuti negli orari della sua chiusura notturna, di diversa ma non ammissibile specie, dei quali arrivano testimonianze". Ancisi si riferisce probabilmente alla cattura e uccisione delle nutrie del parco resa nota dalle associazioni animalista, vicenda su cui è intervenuto l'assessore Igor Gallonetto.

Il caso degli avvelenamenti risale invece alla fine si settembre, quando il consigliere di Lista per Ravenna riportò al capo-servizio del Comune per la Tutela dell’ambiente le segnalazioni del ritrovamento di due "anatre morte, che fino a prima apparivano in ottima salute. Il conteggio delle anatre morte apparentemente non per via naturale, tra quelle del laghetto esistente nel parco, era così salito ad otto, oltre a due prese e curate in tempo. Diversi piccioni e una decina di nutrie avevano subìto la medesima sorte letale . spiega Ancisi - La risposta, ricevuta lunedì 26 settembre, si riassume nel recupero delle due carcasse di anatra, avvenuto quella mattina presso il parco, e nel loro conferimento al servizio veterinario dell’Ausl Romagna, che ha provveduto a farle analizzare, per sospetto avvelenamento, dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Lombardia ed Emilia-Romagna. Essendo stata accertata la presenza di veleni per topi, ne è stata data immediata notifica alla Procura della Repubblica, informandone anche i carabinieri forestali di Ravenna".

"Abbiamo poi potuto verificare che le sostanza tossiche riscontrate attengono a due veleni di seconda generazione altamente letali, con effetto anticoagulante: il Brodifacoum e il Bromadiolone, che causano la morte delle vittime per dissanguamento il primo e per emorragie interne il secondo - prosegue Ancisi - Logico che, se non somministrati correttamente, possono attentare gravemente, come potrebbe essere anche nel parco Teodorico, alla salute non soltanto di topi e ratti, ma dei bambini e degli animali innocui che familiarizzano con il genere umano".

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