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Pineta disboscata a Marina Romea, Ancisi (LpRa): "Sono 2 le aree violentate, dal sindaco nessuna risposta"

La critica del consigliere d'opposizione al sopralluogo: "L’obiettivo è giusto, le dichiarazioni e l’esibizione inopportune. Sono infatti svariate le domande a cui Michele de Pascale avrebbe dovuto e dovrebbe rispondere"

Chiede risposte e chiarimenti il consigliere di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, in merito alla situazione della pineta di Marina Romea dove un'area di 7.700 metri quadri è stata abusivamente devastata da ignoti. Ancisi critica il sopralluogo effettuato dagli assessori Costantini e Gallonetto nella giornata di giovedì per progettare l'intervento di ripristino, e afferma: "Urgenza nessuna. I lavori, se va molto grassa, in autunno. L’obiettivo è giusto, le dichiarazioni e l’esibizione inopportune. Sono infatti svariate le domande a cui Michele  de Pascale avrebbe dovuto e dovrebbe rispondere".

Secondo quanto nel afferma il Consigliere di LpRa, la devastazione dell'area pinetale sarebbe stata portata a termine "nell’ultima settimana di gennaio. Un dirigente del Comune se n’è accorto nella prima settimana di marzo, facendone subito (a suo merito) segnalazione ai Carabinieri Forestali, che hanno subito sequestrato l’area. La Giunta de Pascale, molto stranamente, non ne ha dato alcuna informazione pubblica. Perché? Cosa c’era da nascondere? A tutt’oggi non c’è un atto del Comune volto ad accertare le responsabilità di chi non ha vigilato sull’accaduto, nonostante nell’atto notarile sia scritto che sono sollevati 'l’Amministrazione Comunale e i suoi uffici da qualsiasi responsabilità derivante dall’area ceduta, fino alla definitiva presa in carico'. Responsabile di prolungata mancata vigilanza nessuno?".

Ancisi, a inizio aprile, ha anche inviato un esposto al Gruppo Carabinieri Forestali di Ravenna, sottolineando la presenza di una seconda area "gemella" nella pineta per la quale il Comune di Ravenna avrebbe approvato il progetto di fattibilità di "un parcheggio da 56 posti, collocato, incredibilmente, in una zona della stessa pineta quasi attaccata a quella devastata e posta sotto sequestro. Non più 770 metri quadrati di pineta, ma 3.000, progetto stavolta a carico del Comune per circa 200/250 mila euro". 

Nel Documento di fattibilità del progetto si leggerebbe che l’area “è stata valutata idonea alla realizzazione dell’area di sosta in quanto, in maniera impropria, risulta già utilizzata come area a parcheggio. […] Nel momento del trasferimento della proprietà al Comune di Ravenna la custodia di tutte le aree cedute è stata lasciata all’intestatario del comparto ‘Casalborsetti-Golf". Lo stesso documento precisa che "L’uso improprio dell’area (a parcheggio) purtroppo è conseguenza della mancata custodia che dal 2016 ha consentito l’accesso veicolare nella radura". "Perché allora il Comune non provvede a ripristinare gli habitat distrutti, come vuol fare, lì a due passi, nell’area gemella? - si domanda Ancisi - Come mai, in un ambiente naturale protetto di sua proprietà, è sorto e prosperato per sette anni un parcheggio auto abusivo e vandalico, senza che se ne sia mai accorto, se non al momento di farci un vietatissimo e impossibile maxi parcheggio? Chiedere i danni a chi l’ha permesso senza batter ciglio no?".

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