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Macchina del caffè: semplici trucchi per farla durare più a lungo

Vediamo insieme come prenderci cura della macchina del caffè a costo (quasi) zero

Spesso ignorata perché usata la mattina, di fretta, magari con un occhio aperto e uno ancora chiuso, la macchina del caffè, a capsule o cialde che sia, è l'alleata numero uno nelle mattine di molti italiani.

Inizialmente la diffusione era maggiore all’estero, ma ad oggi si conta che almeno in una cucina italiana su due ci sia, per non guardare agli uffici, dove sempre di più i distributori automatici stanno lasciando il posto alle macchinette domestiche. I vantaggi sono noti: il caffè costa meno della metà dei distributori a moneta, occupano meno spazio e ognuno può scegliere ed acquistare la tipologia di caffè che più preferisce (marca, miscela, gusto). Richiedono anche meno manutenzione? Diciamo che se non si vogliono pulire a dovere funzionano comunque, ma sicuramente in modo meno efficiente e per meno tempo di quello che dovrebbero.

Guardiamo ad alcuni piccoli accorgimenti per fare durare di più la nostra macchina del caffè. Parola d’ordine: ‘Manutenzione’? Sì, ma quotidiana.

Lavaggi

Quasi nessuno lo fa, ma quando si ha finito di usare la macchina, bisognerebbe tirare l’acqua… un po’ come il bagno! È semplice e a costo zero: si toglie o si fa cadere l’ultima "cartuccia" usata e si preme il pulsante di erogazione della macchina, come se dovesse fare un caffè a vuoto. Questa azione semplice, veloce e gratuita farà sì che con il passaggio dell’acqua calda, il caffè residuo non creerà incrostazioni interne e aiuterà a tenere l’ultimo tratto delle canaline e l’ugello bello libero.

Questo piccolo accorgimento andrebbe ripetuto ogni volta che si finisce di usare la macchina, perché è una soluzione che - a basso costo - tiene sempre alta la qualità del caffè e la sua resa in tazza, perché evita di bere caffè che sanno di vecchio o di bruciato. Il caffè va fatto con l’acqua pulita, trasparente: dalla macchina deve uscire acqua chiara, non nera!

Calcare

Sempre nominato da chiunque ma preso troppo poco in considerazione: salvo alcuni rarissimi casi, il 98% delle acque sono calcaree, anche quelle in bottiglia, e questo calcare si accumula nelle canaline della macchina e finisce per otturarle. Le soluzioni sono due: o si fanno le decalcificazioni ogni uno-due mesi - giusto per aggiungersi un lavoro di casa in più -, o si acquistano i filtri anticalcare: sono dei semplici sacchettini che si sciacquano sotto l’acqua fredda, si lasciano a mollo nel serbatoio dell’acqua della macchina ed epurano l’acqua dal calcare.

Si trovano in commercio nei negozi specializzati, costano dai 5 ai 10 euro e hanno una funzione di filtraggio passivo, ovvero non rilasciano sostanze nell’acqua ma sfruttano i sassolini minerali contenuti all'interno per assorbire il calcare.

Come sapere quando cambiarli? Molto semplice: è importante lavare spesso - dentro e fuori - la macchina del caffè, ma il serbatoio dell’acqua contenente il filtro non andrebbe mai lavato. Già, andrebbe rabboccato e basta, cosi facendo, quando sulle pareti trasparenti del serbatoio dell’acqua torneranno a comparire le tacche bianche del calcare, avremo la cartina tornasole del fatto che il filtro immerso va cambiato perché saturo e non sta più svolgendo la sua funzione correttamente.

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