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Cronaca

Dalla ciclabile sul fiume Ronco alla Ciclovia Adriatica: tanti itinerari per bici nel futuro di Ravenna

Sono tanti i percorsi ciclabili previsti dal Pums del Comune di Ravenna, alcuni attesi da anni. A questi si aggiungono servizi e infrastrutture per la mobilità ciclabile

Chilometri di percorsi ciclabili per connettere città, lidi e località del forese. Questo è quanto prevede il Pums 2032 per il Comune di Ravenna, per il quale sono aperte le ossevazioni fino a marzo. In progetto ci sono gli itinerari legati alla Ciclovia Adriatica, ma anche tante ciclabili destinate a migliorare la mobilità sostenibile del territorio. Oltre a percorsi attesi da anni ci sono però anche servizi e infrastrutture pensati per promuovere la ciclabilità. Sono 40 gli interventi relativi a percorsi ciclo-pedonali, cui si aggiungono interventi di completamento, realizzazione di servizi, azioni di monitoraggio e campagne di promozione. Una serie di interventi che il piano punta a realizzare gradualmente: alcune realizzazioni sono infatti ipotizzate entro breve periodo (2-3 anni), medio periodo (5-6 anni) o lungo periodo (entro 10 anni).

La Ciclovia Adriatica

Tra i progetti principali c'è quello della Ciclovia Adriatica che prevede, nel Ravennate, una lunga serie si interventi. Nel dettaglio il Pums indica la realizzazione della pista ciclabile lungo via della Cooperazione e via Spallazzi (dal Fiume Reno a Casalborsetti) e ponte sul fiume Reno; i collegamenti su viale al Mare e via Casalborsetti verso il ponte ciclopedonale esistente; la pista a est della Piallassa Baiona da viale Italia a via Baiona; la pista da Porto Corsini a via Gino Gamberini, esclusi brevi tratti intermedi; la pista lungo via Morgagni e via Classense (a Classe); la manutenzione della ciclovia nel tratto Classe-Bevanella; la pista lungo Viale Vespucci a Lido di Classe (tratto nord e sud); la nuova passerella ciclo-pedonale di collegamento tra gli abitati di Lido di Classe e Lido di Savio; la pista ciclabile lungo l'argine del Savio.

La Ciclovia Bologna-Ravenna

Tre interventi previsti dal Pums riguardano l'ambito della Ciclovia Bologna-Ravenna. Si tratta del percorso ciclopedonale di collegamento fra Godo e S. Michele, del percorso tra San Michele (sottopasso via Viazza di Sopra) e Fornace Zarattini (via Orioli) e del percorso promiscuo su strada a basso traffico su via Via Carracci (San Michele).

Ciclabili nei lidi ravennati

Il Pums punta a realizzare vari percorsi ciclabili anche nelle località balneari del Ravennate. A breve termine (entro 2-3 anni) è prevista la realizzazione della ciclabile lungo viale Italia a Marina Romea, l'intervento di adeguamento e collegamento della ciclabile fra via Dx Canale Molinetto e via delle Americhe a Punta Marina, la ciclo-pedonale lungo viale Petrarca a Lido Adriano, la ciclabile di collegamento fra gli abitati di Porto Fuori e Lido Adriano (ricompreso nel progetto di ristrutturazione e riqualificazione di via Bonifica). A medio termine si punta invece sulla pista ciclabile in via dell'Idrovora a Punta Marina, strada che mette in collegamento via Canale Molinetto e via Trieste. Sempre il Pums indica fra gli obiettivi degli interventi di ciclabilità a Lido Dante e Lido di Classe.

Ciclabili nel forese

Tanti i progetti per collegare e creare percorsi alternativi nel forese ravennate. Da tempo si attende la realizzazione della ciclabile lungo lo Scolo Arcobologna da via dell'Ulivo a Ponte Nuovo fino a via Pondi a Madonna dell'Albero, e sempre a breve termine dovrebbero essere realizzati anche: il percorso di collegamento tra gli abitati di Fosso Ghiaia e Classe, la ciclabile su via Maccalone fino al Centro Sportivo a Piangipane, la ciclabile di collegamento tra Carraie e S. Stefano lungo la SP27 (via Cella), la ciclabile tra San Pietro in Vincoli e San Pietro in Campiano e l'itinerario verde lungo il fiume Ronco da via Cella ai Fiumi Uniti a Madonna dell'albero.

A medio termine potrebbero trovare compimento: il percorso ciclo-pedonale a Mensa, la ciclabile a San Zaccaria lato chiesa (Via Dismano), l'installazione di passerelle ciclopedonali sul canale Fosso Ghiaia per collegare via delle Gronde con via Fosso Ghiaia, la ciclabile tra Fosso Ghiaia, Mirabilandia e Savio, la ciclabile adiacente via Zuccherificio - primo stralcio (dallo stabilimento Tozzi al via Campo Sportivo che colleghi Borgo Masotti a Mezzano), la ciclabile adiacente via Basilica - primo stralcio (dalle ex scuole di Conventello, lungo via Basilica fino all'incrocio con via Scolo Pignatta), la ciclabile lungo via Gambellara fra San Pietro in Vincoli e Gambellara. A questi progetti si aggiungono quelli per la nuova pista ciclabile di collegamento fra rotonda Gran Bretagna e via Antica Milizia lungo viale Europa e via Don Carlo Sala a Ravenna, quella di via Stradone, per il comparto ovest di via Antica Milizia e per Porto fuori. Allo studio anche due sottopassi ciclo-pedonali per giungere alla soppressione si altrettanti passaggi a livello: il primo in via della Bosca e il secondo in viale dei Lombardi (a Savio).

Servizi a favore della mobilità sostenibile

Non solo percorsi, ma anche servizi e strutture per la ciclabilità. Tra i progetti previsti dal Pums sono previste le realizzazioni di infrastrutture per la mobilità ciclabile nei parcheggi di piazza N. Vacchi, piazza della Resistenza, via Renato Serra, Parcheggio Callegari, Parcheggio Orto Siboni, Parcheggio Cinemacity, Parcheggio Pala De Andrè, Parcheggio ex Macello. E poi aree di sosta attrezzata per cicli in viale Randi (Ospedale), viale Berlinguer (Mercato, Comune), p.le Baracca, nei parcheggi scambiatori ai margini dell’area urbana centrale, in via Falconieri (piscina), presso il Pala Costa e presso il Pala De André, presso le stazioni ferroviarie di Mezzano e Lido di Classe-Lido di Savio, presso le fermate bus in località Coccolia e San Zaccaria, a Marina di Ravenna, Porto Corsini (nei pressi del terminal crociere), Lido Adriano. E poi spazio ai dispositivi per la sosta diffusa (cicloposteggi), ai sistemi porta-biciclette sui bus della rete suburbana ed extraurbana, alla reintroduzione dei servizi di bike sharing e monopattini in sharing, oltre che a incentivi per l'acquisto di bici elettriche.

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