Qual era l'azione sul territorio di Cervia dell'uomo del Medioevo? Se ne parla al Musa
Nell’ambito della mostra “La chiesa ritrovata: le indagini a Prato della Rosa”, grazie alla disponibilità degli archeologi dell’Università, durante il periodo di permanenza della mostra al Musa si terranno diverse “Chiacchierate di Archeologia”.
Il terzo appuntamento è in programma martedì 13 febbraio alle 17 con l’incontro dal titolo: "Cervia al centro dell’archeologia europea: il progetto PRIN22 Ambiente, insediamento e produzione. L’interazione uomo-ambiente nei paesaggi produttivi dell’Italia medievale". L’iniziativa è dedicata al progetto ESP - Environment, Settlement and Production: Exploring Human-Environment Interaction in the Productive Landscapes of Medieval Italy, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) con i fondi destinati a progetti di ricerca riconosciuti come di rilevante interesse nazionale (PRIN).
Il progetto, nato dalla collaborazione tra l’Università di Bologna e quella di Verona, verte su due siti che hanno svolto un ruolo fondamentale nello sfruttamento delle materie prime nel Medioevo: la città di Cervia per la produzione del sale marino e il villaggio di Piuro (SO) per la lavorazione della pietra ollare.
Durante l’incontro verranno presentate le indagini archeologiche e archeometriche in programma per indagare i due siti e i loro rispettivi territori, il loro ruolo nello sfruttamento delle risorse naturali all’interno di cicli produttivi complessi e i cambiamenti apportati al paesaggio circostante.
Saranno presenti: il prof. Andrea Augenti (UniBo), Principal Investigator del progetto ESP e direttore scientifico del progetto ‘Archeologia a Cervia’; Mila Bondi (UniBo) e Marco Cavalazzi (UniBo), co-ideatori del progetto ESP e coordinatori delle ricerche sul campo; Michele Abballe (UniVe), co-ideatore del progetto ESP e geoarcheologo.