La denuncia di un non vedente: "Marciapiedi fatiscenti e pericolosi"
Vorrei recitare un “atto di dolore” in memoria dei marciapiedi ravennati: per buona parte sono squassati, fatiscenti e pericolosi. Fanno perdere l’equilibrio al pedone, al quale talvolta producono delle distorsioni alle caviglie. A Marina Romea i marciapiedi sono per buona parte inesistenti perché dalla creazione del paese in poi, quasi ovunque, non è stato fatto alcun rattoppo, ma questa è un’altra storia. Pali della luce e segnaletica verticale non di rado sono posizionati nel bel mezzo del marciapiede e ostacolano il transito, specialmente se il marciapiede è stretto. Certi automobilisti trovano comodo parcheggiare il proprio automezzo sul marciapiede e lasciarvelo anche per ore, senza che un vigile urbano intervenga. Il povero pedone deve così scendere e transitare sulla strada con il rischio d’essere investito dagli automezzi in transito. Da alcuni giardini debordano i rami delle piante che si strofinano sugli abiti del pedone e talvolta gli schiaffeggiano il volto. I ciclisti sfrecciano sui marciapiedi e, se urtano un malcapitato pedone, proseguono la loro corsa senza neppure scusarsi. Adesso si deve pure fare i conti con quelli che si divertono a girare in monopattino. Che dire, infine, delle biciclette parcheggiate senza ordine e rispetto per chi cammina sul marciapiede. Di tutta questa situazione ringrazio il sindaco, l’amministrazione comunale e quei cittadini che si distinguono per un comportamento decisamente inurbano.
Carlo Locatelli, pedone non vedente