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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Molducci, la perizia sul decesso: "La morte non fu collegata ai farmaci assunti"

Nuova udienza del processo per omicidio pluriaggravato contro il figlio e la badante del medico. La perizia disposta dal Tribunale però sembrerebbe indicare una morte non causata alle sostanze presenti nel cadavere

Non può essere evidenziato un nesso causale tra la morte e le sostanze rinvenute nel corpo di Danilo Molducci, il medico di Campiano deceduto a 67 anni il 28 maggio del 2021. Questo è quanto risulterebbe dalla perizia richiesta dalla difesa e discussa lunedì in Tribunale a Ravenna, dove è in corso il processo per l'accusa di omicidio pluriaggravato contro il figlio del medico, il 40enne Stefano Molducci, ed Elena Vasi Susma, badante del dottore per quasi due anni. Al centro dell'udienza l'accertamento effettuato dai professori Paolo Fais dell'Università di Bologna e Alberto Salomone dell'Università di Torino per valutare la causa del decesso del medico 67enne davanti alla Corte presieduta dal giudice Cecilia Calandra.

L'obiettivo della perizia del Tribunale era verificare se le analisi presentate nel corso del processo dai consulenti tecnici delle parti potessero accertare le cause della morte del medico. In particolare, si cercava di determinare un nesso causale tra la morte e le sostanze rinvenute su tessuti e liquidi biologici della vittima e se la quantità di tali sostanze fosse sufficiente a causare la morte del medico ravennate. A tal proposito la perizia richiesta della difesa - rappresentata dagli avvocati Antonio Giacomini e Claudia Battaglia - avrebbe accertato che il decesso non può ritenersi collegato alla concentrazione di amlodipina e benzodiazepine rinvenute nel cadavere di Molducci. 

Secondo l'accusa, invece, il figlio del medico ravennate avrebbe agito seguendo un piano premeditato intossicando il padre mediante un sovradosaggio di farmaci con l'aiuto della colf, che avrebbe - sempre secondo l'ipotesi accusatoria - prima acquistato le medicine anche attraverso ricette contraffatte (durante la prima udienza è emerso che, al momento della morte di Molducci, la donna era già indagata proprio per questo motivo), poi le avrebbe somministrate alla vittima. Il possibile movente delineato dall'accusa sarebbe di tipo economico. 

LA CRONACA DEL PROCESSO

Prima udienza - Partito il processo per la morte del medico: alla sbarra il figlio e la badante

Seconda udienza - I farmacisti: "Troppe ricette sospette per farmaci pesanti". I medici: "Lui si autogestiva"

Terza udienza - Ricette "a 4 mani", il ruolo degli psicofarmaci e i 2 milioni e mezzo di euro "spostati"

Quarta udienza - L'intelligenza artificiale per "ritrovare" 3 milioni di euro. E quella insolita richiesta di autopsia

Quinta udienza - Il medico minacciava di diseredare il figlio. E lui dopo la morte del padre gettò via delle scatole di benzodiazepine

Quinta udienza - La badante disse all'investigatore: "Il dottore sta dormendo". Invece era già morto

Sesta udienza - L'ex moglie: "Mio figlio era soggiogato da lui". Il medico: "Le sue tante patologie spiegano la morte naturale"

Settima udienza - Disposta una nuova perizia. E spunta un audio sulle ricette

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