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Cronaca

Omicidio Molducci, la badante disse all'investigatore: "Il dottore sta dormendo". Invece era già morto

Sarebbe stata lei l'ultima a vedere vivo Danilo Molducci, il medico di Campiano deceduto a 67 anni il 28 maggio del 2021, per la morte del quale oggi si trova alla sbarra degli imputati con l'accusa di omicidio pluriaggravato insieme al figlio del medico

Sarebbe stata lei l'ultima a vedere vivo Danilo Molducci, il medico di Campiano deceduto a 67 anni il 28 maggio del 2021, per la morte del quale oggi si trova alla sbarra degli imputati con l'accusa di omicidio pluriaggravato insieme al figlio del medico, il 40enne Stefano Molducci. Elena Vasi Susma, badante del dottor Molducci per quasi due anni, durante il suo esame ha descritto nell'aula di Corte d'Assise del Tribunale di Ravenna gli ultimi attimi di vita del suo datore di lavoro partendo proprio dall'inizio della loro relazione lavorativa.

La badante disse all'investigatore: "Il dottore sta dormendo". Invece era già morto

"A luglio 2019, quando ho iniziato a lavorare per lui, il dottore era autonomo. Poi dopo avere avuto il Covid, nel 2021, ha smesso di camminare, anche se non era allettato ma usava la carrozzina, mangiava da solo e continuava ad assumere un sacco di farmaci che si prescriveva da solo - spiega la donna - Io gli preparavo le medicine da prendere sul comodino in base alle sue richieste, poi lui le prendeva senza aiuto". Del resto, conferma, "la casa di Molducci era piena di ogni tipo di medicina". Ma la badante, come lei stessa ammette, non si limitava a passargli le medicine da prendere: "Ho iniziato a compilare io le ricette mediche al suo posto, lui mi dettava cosa scrivere. Io non sapevo fosse un reato e gli ho dato retta". E infatti oggi la donna, in un processo parallelo, è indagata per contraffazione di ricette mediche.

"Eppure i farmacisti, quando ho detto loro che stavo compilando io le ricette per il dottor Molducci, hanno continuato ad accettarle e a darmi i farmaci richiesti - insiste la donna - Infatti quando i Carabinieri mi hanno consegnato il verbale e hanno perquisito l'abitazione sono rimasta scioccata, io non sapevo di aver fatto qualcosa di sbagliato". Shock che usa anche per giustificare il fatto che il 28 maggio, quando l'investigatore privato Samuel Suelotto - che di recente aveva iniziato a indagare sui conti correnti del medico, dopo essere stato incaricato dallo studio legale al quale si era rivolto il dottor Molducci, e che oggi ha parlato in aula - chiama al telefono dell'abitazione di Campiano per parlare con il dottor Molducci, lei risponde che il medico stava dormendo. Invece era già morto. "Ero scioccata e spaventata".

Sempre riguardo ai medicinali, la badante spiega che subito dopo la morte del medico il figlio Stefano si recò nella casa di Campiano e portò via delle medicine dicendo di volerle buttare nell'immondizia, ma a Ravenna - circostanza poi confermata dallo stesso Stefano durante il suo esame: "Non so perché lo fece, né che medicine fossero. Quando è tornato, però, mi ha detto che avrebbero incolpato noi di quelle medicine". La donna descrive poi i rapporti che c'erano tra padre e figlio: "Il dottor Molducci era molto autoritario e si arrabbiava quando Stefano non obbediva, anche se veniva spesso a trovarlo e si occupava di lui. Li sentivo urlare dal salotto, lui voleva indietro i soldi che aveva dato al figlio".

Poi racconta gli ultimi istanti di vita del medico di Campiano: "Quella mattina notai che aveva le unghie di una mano scure, però lui diceva di stare bene. Ho chiamato comunque Stefano più volte, ma alla fine visto che lui non arrivava ho chiamato il 118: non potevo restare da sola, mi sembrava che avesse anche un respiro diverso, anche se parlava. Quando sono scesa al piano terra per aprire la porta ai sanitari, comunque, era vivo". Eppure, quando gli stessi operatori salgono al piano superiore, trovano il medico già morto. "Io mi trovavo bene con lui ed ero dalla parte di Danilo - si schiera concludendo la donna - Non ho mai complottato con il figlio di ucciderlo".

LA CRONACA DEL PROCESSO

Prima udienza - Partito il processo per la morte del medico: alla sbarra il figlio e la badante

Seconda udienza - I farmacisti: "Troppe ricette sospette per farmaci pesanti". I medici: "Lui si autogestiva"

Terza udienza - Ricette "a 4 mani", il ruolo degli psicofarmaci e i 2 milioni e mezzo di euro "spostati"

Quarta udienza - L'intelligenza artificiale per "ritrovare" 3 milioni di euro. E quella insolita richiesta di autopsia

Quinta udienza - Il medico minacciava di diseredare il figlio. E lui dopo la morte del padre gettò via delle scatole di benzodiazepine

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