Elena Bucci torna a casa con "L'anima buona del Sezuan"
Elena Bucci torna alla sua casa di Russi con il nuovo spettacolo. Mercoledì 12 dicembre al teatro comunale va in scena L'anima buona del Sezuan, testo di Bertolt Brecht nella traduzione di Roberto Menin per la regia di Elena Bucci in collaborazione con Marco Sgrosso. Sul palco, oltre a Bucci e Sgrosso, Maurizio Cardillo, Andrea De Luca, Nicoletta Fabbri, Federico Manfredi, Francesca Pica, Valerio Pietrovita, Marta Pizzigallo e le musiche originali eseguite dal vivo da Christian Ravaglioli.
Il progetto, una coproduzione Ctb, Centro Teatrale Bresciano, e Ert, Emilia Romagna Teatro Fondazione, con la collaborazione artistica de "Le belle bandiere", ha iniziato a prendere forma, spiegano Elena Bucci e Marco Sgrosso "il primo giorno di prove il 18 settembre 2018, a dieci anni dalla scomparsa del nostro maestro Leo de Berardinis. A lui dedichiamo lo spettacolo, grati per tutto quello che ci ha insegnato".
L'anima buona del Sezuan è una favola teatrale ambientata nella provincia cinese del Sezuan e racconta l'esperienza universale del conflitto tra il bene e il male, il buono e il cattivo, per suscitare riflessioni sul loro significato complesso e spesso contraddittorio.
Nell'operetta teatrale di Bertolt Brecht si racconta di Shen Te (Elena Bucci), prostituta per necessità, alla quale un giorno tre Dei un po' pasticcioni propongono la missione di trovare un'anima buona finendo per offrire proprio alla prostituta, di cui intuiscono la reale natura buona, una somma di denaro per costruirsi una nuova vita, a patto di continuare a praticare la bontà.
Shen Te accetta ma per difendersi dalle cattiverie che ogni giorno deve subire da parte di chi si approfitta della sua mitezza e generosità, si trova divisa tra la promessa fatta agli dei e la necessità di riportare giustizia, sdoppiandosi nel suo opposto, Shui Ta privo di ogni scrupolo e vendicatore. Un dualismo che finisce per riflettersi anche sugli altri personaggi della storia.
Il tema della contraddittorietà dei concetti del bene e del male viene accolto ed espresso attraverso l'arte teatrale, sul cui ruolo e significato attuale Elena Bucci e Margo Sgrosso si interrogano, lanciando l'appello a non cessare mai di cercare di migliorare il mondo.