"Gnu che?", a Fusignano per un giorno rivivono gli anni ’80
Sabato a Fusignano ci sarà un evento denominato “Gnu che?”. Si tratta di un “revival” degli anni Ottanta a Fusignano e dintorni, tra punk, new wave e sperimentazioni musicali. Tra la fine degli anni settanta e la prima metà degli anni Ottanta del secolo scorso, la cittadina romagnola di Fusignano fu teatro di una vera e propria "scena" musicale, particolarmente attiva e ricca di protagonisti. Una caratteristica peculiare di questa curiosa ondata di creatività sonora fu che il tutto nacque e si sviluppò nell'oratorio parrocchiale ("dal Cappellano"), generando una serie di gruppi che traevano ispirazione dai coevi movimenti punk (o meglio, new wave), ma che si esprimevano tuttavia in modo autentico e personale.
“In questi moderni tempi di retromania - riferiscono gli organizzatori -, in cui le band musicali volgono lo sguardo ai modelli del passato riproponendoli in modo tecnicamente ineccepibile, ma spesso manieristico, può risultare utile raccontare le storie di quei tempi, quando l'originalità non era un capriccio bensì un valore: una vera e propria scelta di vita”. Alle 18 al centro culturale “Il Granaio”, in piazza Corelli 16, inaugurerà la mostra “Com a sìt amanê? (me a n'a' so)”, con memorabilia delle band new wave fusignanesi; parteciperanno Giordano Sangiorgi, patron del Mei, e Paolo Trioschi, primo cantante dei Rev?rse
Alle 19.30 si proseguirà al circolo Arci Brainstorm, in piazza Corelli 14, con “Sei pop, sei punk, sei reggae, sei dark”, la new wave spiegata alle masse con la partecipazione di Jean Fabry, Rev?rse, The White Fly. The White Fly è un gruppo formato da componenti di Spots Magazines, Model Worker, Ex Cathedra, Scream Out Love, Fiori di Fuoco e Diabula Rasa: propongono un repertorio di classici della new wave (Simple Minds, Cure, Devo, Killing Joke, Echo & Bunnymen). Rev?rse è la storica formazione post-punk nata nel 1981: nelle loro varie incarnazioni hanno a più riprese calcato i palchi della provincia e non solo. I Jean Fabry sono tre non-musicisti che suonano "punk mentale": un ibrido di pop, folk ed elettronica povera con testi in italiano e romagnolo.
Seguirà un dj set a cura di Alessandro Piatto dei N.O.I.A.. Piatto lega il proprio nome già da bambino ai N.O.I.A., probabilmente il primo gruppo elettronico italiano, fondato nel 1978 da Davide Piatto e Bruno Magnani. In quegli anni respira l’aria della new wave e della musica elettronica, sostituendo presto giocattoli e pupazzi con batterie elettroniche e sintetizzatori. Durante i primi anni Ottanta produce demo tapes e saltuariamente si esibisce dal vivo in varie formazioni.
Nel 1986 iniziano i suoi dj set in chiave prevalentemente punk e new wave, che si evolveranno negli anni a venire fino a raggiungere la loro dimensione attuale eterogenea, sospesa tra classici e novità, senza confine di generi. A metà degli anni ’90 inizia a pubblicare dischi. Da allora sono numerosissime le produzioni, realizzate con diversi nickname e generi musicali, ma con la medesima attitudine tipicamente elettronica e dub step. Attualmente è al lavoro per completare le prossime uscita su vinile di N.O.I.A. e TenGrams. L’ingresso per la serata è di 5 euro e comprende aperitivo e buffet. Per ulteriori informazioni, chiamare lo 0545 50012, email info.brainstormlive@gmail.com.