A Russi il 28° Festival Internazionale del Folklore
Quello con il Festival Internazionale del Folklore è un appuntamento irrinunciabile per Russi, una vera e propria tradizione che quest’anno, grazie all’impegno e all’instancabile lavoro organizzativo del Gruppo Folkloristico Canterini Romagnoli “Città di Russi”, giunge alla 28^ edizione. Un’edizione come sempre improntata al confronto con espressioni artistiche popolari delle più diverse provenienze, ma nella quale lo scambio interculturale assume un nuovo e più profondo significato. Il Gruppo russiano si avvale, infatti, della collaborazione con la Casa delle Culture di Ravenna, invitando ad esibirsi ensemble per lo più “residenti” nel nostro paese: uomini e donne indiani, filippini, rumeni, brasiliani che vivono in Italia e che attraverso il canto e la danza dei paesi d’origine esprimono l’attaccamento alle loro radici.
Il cartellone si dipana da giovedì 30 luglio a domenica 2 agosto 2015, come sempre in piazza Farini. E si apre “Aspettando il Festival”, con una serata tutta balcanica affidata alla vivacità ritmica del Gruppo Gjamadani (30 luglio), e poi con un omaggio alla nostra tradizione melodica, con una sorta di “Viaggio nella canzone italiana” del Quartetto all’Italiana (31 luglio). Ma il Festival vero e proprio, dopo la consueta esibizione dei nostri Canterini Romagnoli, diretti da Alessandra Bassetti, affiancati dai Ballerini alla Casadei, vedrà sfilare sul palcoscenico (il 1° agosto) le evoluzioni atletiche di un ensemble attivo a Ravenna da oltre 10 anni, dal Brasile il gruppo di Capoeira “Coquinho Baiano”, poi i canti e le danze della tradizione rumena e moldava interpretate da un gruppo nato, sempre a Ravenna, in seno all’Associazione “ Romania Mare ”. Unico complesso italiano, il “Gruppo Folk Irizema” da Bova Marina, cuore della Calabria grecanica, che si esibirà come i Canterini russiani anche nella seconda serata, il 2 agosto , quando a conquistare il pubblico saranno la dolcezza delle antiche danze filippine fatte rivivere dal gruppo “Mabuhay” (da oltre vent’anni l’associazione italo-filippina è attiva in Romagna) e la sensualità delle danze indiane, orientali (tra cui spicca la danza del ventre) e del fachirismo messi in scena con “Ketaki. Il fiore e il fuoco” da “La casa delle arti”.