Tra Torre di Oriolo e Rione Verde a Faenza è tempo dei "Lòm a Mêrz"
Gli ultimi giorni di febbraio e i primi di marzo nella campagna romagnola prendeva vita una tradizione per celebrare la fine della stagione fredda e dando il benvenuto alla primavera. I contadini accendevano fuochi propiziatori bruciando i rami secchi simbolo dei parassiti e augurandosi un’annata favorevole per il raccolto nei campi.
Venerdì 23 febbraio dalle 18 presso la sede del Rione Verde in Via Cavour 37, a Faenza, si terrà l’evento “Lòm a Mêrz: il magico rito del fuoco” per riproporre questa tradizione in modo da poterla vivere appieno. All’imbrunire verrà acceso un falò accompagnato da racconti a cura di Marco Santandrea e da musica con Lucio e Andrea. Dalle 18.30 sarà possibile cenare con prodotti provenienti dal territorio: piadina, salsiccia, ciambella, bisò e vini dall’azienda agricola Quinzan.
A seguire sabato 24 febbraio dalle 8.30 presso il GreenTA Bar si terrà “La Colazione del Contadino”. L’evento ha l’obiettivo di riproporre la tipica ricca colazione dei contadini. Per questa colazione speciale verranno proposti quattro menù: uno standard, uno salato, uno dolce e un quarto dolce-salato. La prenotazione è obbligatoria al numero 0546.681209.
Il programma alla Torre di Oriolo
Domenica 3 marzo alla Torre di Oriolo torna una giornata dedicata alle celebrazioni agricole che rendono speciale la Romagna. Antichi riti, sapori del territorio, passeggiate a piedi o in carrozza, balli popolari e racconti del passato saranno la cornice della nostra.
Il programma
- Ore 10.45 apertura del parco panoramico ai piedi della torre medievale al cui interno si potranno visitare allestimenti della tradizione
dalle ore 12,00 fino alle 21,30 apertura del punto ristoro che proporrà per tutta la giornata specialità della tradizione romagnola a base dei prodotti delle aziende agricole di Oriolo
- Dalle ore 13.30 con la Biblioteca Somara le storie e le leggende cammineranno a dorso d’asino. Uno spazio per insegnare il rispetto e le incredibili risorse delle creature di campagna
- Alle ore 15 nella Sala del Castellano all’interno della Torre “Pagine di natura e di sapere: Romagna una Terra da scoprire”: il fotografo e giornalista specializzato in fotografia naturalistica e food Mirco Villa presenterà alcuni video relativi ad una ricerca su tradizioni, paesaggi, cucina e vitigni romagnoli. I filmati saranno trasmessi per tutto l’arco della manifestazione
- Durante il pomeriggio, con una breve passeggiata, si potrà visitare una casa contadina di una volta allestita a museo di strumenti agricoli: un tuffo in un tempo passato da non dimenticare!
- Come la tradizione romagnola vuole non mancheranno i giochi popolari adatti a tutta la famiglia, mentre alle ore 17.30 inizierà il concerto dei “Taverna de Rodas”: chitarra, basso, percussioni, violino, fisarmonica e voci per una miscela esplosiva di musica folk
- Ore 18:00 il Grande falò nel quale saranno bruciati simbolicamente, insieme a rami secchi e resti delle potature, i freddi e le fatiche dell’inverno, invocando con il tradizionale scongiuro propiziatorio una primavera benevola per la campagna.
Attorno al fuoco andranno in scena canti e balli della tradizione romagnola. La manifestazione si concluderà alle ore 22. In caso di maltempo l’evento sarà replicato domenica 10 marzo con lo stesso programma.