La tecnica dello storytelling e il teatro: incontro con Marco Baliani alla Rocca Brancaleone
Sabato 3 febbraio alle 18 nuovo appuntamento con la rassegna “I sabati della Rocca - Radici, semi, germinazioni: linguaggi e visioni ravennati”, curata da Ivano Mazzani alla Rocca Brancaleone, con il patrocinio del Comune di Ravenna, Assessorato alla Cultura.
Oggi tutto è narrazione. Questo concetto è stato talmente abusato e stiracchiato che rischia di perdere il suo senso originario. Raccontare una storia (ancora meglio se nella dizione inglese, lo storytelling) può essere oggi sinonimo di marketing, ideologia, stereotipo, retorica, politica, campi tradizionalmente lontanissimi dalla narrazione pura e semplice. Assieme a un maestro del teatro di narrazione, Marco Baliani, al giovane attore Lorenzo Carpinelli e al docente, scrittore e critico teatrale Iacopo Gardelli si cercherà di capire come è cambiato nel tempo questo genere teatrale e quale saranno i suoi sviluppi futuri.
Marco Baliani è attore, autore e regista. Con lo spettacolo Kohlhaas del 1989, attraverso un originale percorso di ricerca, dà vita al teatro di narrazione che segna la scena teatrale italiana. Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, ha sperimentato drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori. Parallelamente ha proseguito la propria ricerca nella narrazione, oltre a dirigere opere liriche. Per il cinema è stato diretto da registi quali Francesca Archibugi, Roberto Andò, Saverio Costanzo, Cristina Comencini e Mario Martone. Come scrittore ha pubblicato romanzi, racconti e saggi.
Lorenzo Carpinelli è nato a Lugo nel 1993, si è laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna, avvicinandosi alle discipline del diritto del lavoro e dell’immigrazione. Ha lavorato in diversi studi legali e ha collaborato con i magistrati civilisti del Tribunale di Ravenna in veste di tirocinante.
Si avvicina al teatro a 14 anni con la non-scuola del Teatro delle Albe, diventa a sua volta una guida e dirige una decina di spettacoli fra il 2015 e il 2019.
Il suo percorso di crescita artistica si arricchisce con la frequentazione di diversi laboratori con maestri come Marco Baliani, Silvio Peroni, Marco Martinelli, Pietro Babina e Gianni Plazzi. Parallelamente dirige corsi di teatro presso la Casa Circondariale di Ravenna e il Cisim di Lido Adriano. Nel 2016 inizia la collaborazione artistica con Iacopo Gardelli in veste di attore e regista.
Iacopo Gardelli è nato a Ravenna nel 1990, dopo una laurea in filosofia a Milano con Giulio Giorello, si è dedicato alla scrittura, al teatro, al giornalismo e all’insegnamento. Collabora con giornali locali e riviste e ha tenuto corsi all’Università Bosi-Maramotti e alla biblioteca comunale di Russi.
Autore di diverse pubblicazioni, nel 2018 vince il premio nazionale di critica teatrale "Lettera 22" come miglior critico under 30 e il premio regionale “Il racconto in 10 righe”, promosso dalla biblioteca Taroni di Bagnacavallo. Nel 2015 inizia a collaborare con Lorenzo Carpinelli e ha collaborato, come aiuto regista, con Michele Di Giacomo per la produzione “Io sono mia moglie” (ERT, 2020-2021); come consulente drammaturgico con Matthew Lenton per “Metamorfosi” (ERT-Vanishing Point, 2021) e con Roberto Magnani per “Siamo tutti cannibali. Sinfonia per l’abisso”. Nel 2023 è uscito il suo primo romanzo “L’Alsìr”-