L'Anpi "rivive" le atmosfere di rifugio di guerra
L'Anpi di Sant’Alberto celebra il settanduesimo anniversario della Liberazione con una nuova installazione sonora e sensoriale, dal titolo 'Vita nel rifugio di guerra'. Si tratta di un'iniziativa che si pone in continuità con quella analoga realizzata nel 2015, che registrò grande interesse ed affluenza di visitatori da tutta la Provincia di Ravenna, curata anche in questa occasione dall'artista e performer Luigi Berardi, che propone un nuovo allestimento originale nell'ambito del suo progetto più ampio 'Paesaggio sonoro della memoria'.
Il visitatore sarà condotto nel sotterraneo della canonica di Sant’Alberto, rifugio di guerra durante la Seconda Guerra Mondiale, dove sarà proposta una rievocazione storica con reperti sonori originali dell’Imperial War Museum di Londra, da Radio Londra e letture dal Diario di Don Giovanni Zalambani '1944-1945: Sant'Alberto nel turbine della guerra'.
Attraverso i sensi e la narrazione, il visitatore ripercorrerà le sensazioni di quei mesi tra il 1944-1945, quando nel turbine della guerra il paese di Sant’Alberto, fuori da ogni via di comunicazione e sospeso tra valli, mare e campagne allagate, poteva ritenersi un’oasi fortunata, destinata probabilmente ad essere risparmiata dagli orrori di quel conflitto che invece già devastava tra le altre Casola Valsenio, Riolo Terme, Castel Bolognese, Faenza, Cotignola, Fusignano. Molti in quel periodo dalla città e dai centri più grandi trovarono rifugio a Sant’Alberto, paese considerato tranquillo. Il 4 dicembre 1944 gli Inglesi e i partigiani liberarono la città di Ravenna. E se l’avanzata delle truppe alleate fosse continuata ancora per una decina di chilometri, il paese di Sant’Alberto, già occupato dai partigiani, poteva essere raggiunto senza spargimento di sangue. Ma gli alleati decisero di fermarsi.
Le memorie della quotidianità in quel periodo e nel rifugio santalbertese, così come le speranze di chi vi trovò rifugio, sono impresse nel diario di Don Giovanni Zalambani, l'allora priore della località, che descrive così l'ultimo bombardamento che colpì il paese, il 4 gennaio 1945: 'Mentre, come sempre, ci culliamo nella speranza di essere alla fine di tanta tragedia, ecco l’ormai noto rombo dei bombardieri. Sono le 9,30. Un attimo dopo lo sgancio delle bombe. Colpiscono attorno alla piazza e spariscono. Ci invade di nuovo il terrore. Non potremo certo salvarci. Nel gruppo degli sfollati che si trovano nei rifugi e in canonica si crea il caos. Sarà opportuno correre per la campagna o rimanere al coperto? Chi decide per una soluzione e chi per l’altra. I bombardieri sono sempre sopra di noi, ormai non si può nemmeno fuggire.'
L'iniziativa è realizzata da ANPI Sezione Bruno Beltrami di Sant'Alberto, in collaborazione con la Parrocchia di Sant'Alberto e le Lettrici Juke Box 'Donne di Parola' di Sant'Alberto, con allestimenti a cura dell'Associazione Paesaggi Move – Menti. Il programma delle visite guidate sarà inaugurato giovedì 20/04 alle ore 20:30, con partenza dal cortile della canonica in Piazza Garibaldi a Sant'Alberto. Si proseguirà tutte le sere fino al 25 aprile compreso; è prevista inoltre una visita guidata nella mattinata del 25/04 a partire dalle ore 12, ed una riservata alle scuole il 20/04 a partire dalle ore 9.
E' consigliabile la prenotazione al numero 339 8290113.