"Un brutto spettacolo": un'opera teatrale contro la violenza sulle donne

Domenica, alle 15,30, al teatro Socjale di Piangipane andrà in scena lo rappresentazione teatrale “Un brutto spettacolo”, portato in scena dal gruppo Magazzino Fs per la regia di Piero Nabendu Zama e a cura di Spi Cgil, Fnp Cisl Romagna, Uil Pensionati in collaborazione con Linea Rosa. Lo stesso spettacolo sarà protagonista mercoledì a Bagnacavallo all'Antico Convento di San Francesco. In questo caso la serata sarà articolata in due tempi. Alle 20,30 alla sala Oriani ci sarà la presentazione del video “Le parole delle donne”, progetto realizzato dall'archivio storico comunale di Bagnacavallo e  da due classi del liceo Faenza. Alle 21,30 la sala delle Capriate ospiterà la rappresentazione "Un Brutto spettacolo". Entrambi gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.

Il lavoro teatrale è stato tratto dai pensieri lasciati dalle donne e dagli uomini sulle cartoline  “Lasciaci un pensiero” distribuite dai
sindacati pensionati unitari nel mese di novembre dell'anno scorso. “Cartoline silenziose - commentano i curatori dell'iniziativa -, come silenziosa è troppo spesso la violenza ai danni delle donne, eppure detentrici di messaggi importanti, da divulgare, far ascoltare e accogliere. Abbiamo pensato che le parole scritte dovessero trovare una voce. Abbiamo trasformato una cartolina muta in parole, dando voce a coloro che non ne hanno. E' nata così l'idea di offrire un luogo - lo spettacolo - che potesse raccogliere le parole e ne favorisse la divulgazione. E' fondamentale cercare di rompere il silenzio dietro al quale troppo spesso la violenza può celarsi e continuare a esprimersi indisturbata. Uscire dal silenzio è fondamentale per chi è vittima, per la rete di sostegno che si può attivare, per evitare che ancora altre siano vittime. Dai tanti appelli raccolti nelle cartoline, l'urgenza di dare voce alle parole scritte per rompere quel silenzio che va a braccetto con la violenza. Da qui l'appello che rivolgeremo a tutte le platee che accoglieranno la presentazione dello spettacolo: come ha scritto qualcuno "per continuare ad indignarci" e per non assistere passivamente. Per contribuire a far sentire la voce, offrendola anche a chi non sia in condizione di farlo. Perché la violenza contro le donne è violenza contro l'umanità”.