"Vietato ammalarsi nel weekend a Ravenna"
Vietato ammalarsi nel weekend. Succede a Ravenna, nella migliore sanità d’Italia come spesso ripetono i politici di professione. Domenica 1 ottobre accompagno al pronto soccorso mio suocero nato nel 1938 (85 anni), portatore di cateteri uretrali dopo aver subito l’asportazione della vescica per un tumore. Purtroppo, durante il cambio quotidiano dei sacchetti che raccolgono le urine da fare a domicilio, uno dei cateteri si è sfilato, quando succede bisogna recarsi al pronto soccorso urgentemente. Non è la prima volta che succede, per cui con calma ci siamo recati al pronto soccorso di Ravenna sapendo che per questi casi esiste una procedura chiamata “fast track” che permette al paziente di saltare la fila ed essere accompagnato in reparto per le procedure del caso.
Ma oggi è domenica, ci dicono, la procedura di salta fila si applica solo dal lunedì al venerdì; quindi gli danno codice azzurro e si mette in coda. Facciamo presente che è illogico e insensato rubare il posto ad un paziente del pronto soccorso solo per una assurda regola burocratica. Ma niente, sono le regole ci dicono, non si può derogare. Risultato 1,5 ore di attesa. Ci chiama il medico che a sua volta chiama in reparto per far prelevare il paziente da portare in urologia, dove in 5 minuti sostituiscono il catetere e si ritorna al pronto soccorso per chiudere la scheda, di nuovo in attesa per un’altra ora, facendo lo slalom tra barelle e malati in attesa. Tutto questo solo perché l’azienda ritiene che il sabato e la domenica i pazienti abbiano meno bisogno di assistenza, quindi nessun percorso veloce, tutti in fila appassionatamente, vecchi, giovani, bambini e parenti, tanto è festa!
Alfonso