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Romagna terra di grandi personaggi

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A cura di Lorenzo Matteucci

Flavio Biondo, l’umanista che ha "inventato" il Medioevo

Biondo dimostrò di aver compreso l’importanza di quel periodo che convenzionalmente oggi facciamo iniziare nel 476 e facciamo terminare nel 1492 e che definiamo - anche grazie a lui - Medioevo

Se il ‘genio’, inteso come atto creativo che unisce i puntini sparsi per giungere ad una nuova configurazione delle realtà, si manifesta spesso nei momenti di crisi e cambiamento storico, allora Flavio Biondo ha saputo trarre il meglio dalla fase storica da lui vissuta. Nato a Forlì nel 1392, visse infatti in un periodo - quello che oggi noi chiamiamo Medioevo - che stava declinando in favore di quel complesso fenomeno culturale che fu l’Umanesimo. La curiosità non gli mancò di certo, tanto da diventare autore di alcune opere dal sapore prettamente enciclopedico.

La prima che ricordiamo è Roma instaurata, pubblicata tra il 1444 e il 1446. Secondo recenti ricerche storiche, in quest’opera Biondo si dimostrò un ‘pioniere’ della disciplina, poiché si spinse “ad analizzare per primo gli antichi monumenti di Roma con vero e proprio metodo archeologico combinando le notizie delle fonti letterarie, antiche e medievali, con i dati epigrafici e numismatici”. Significativo è anche Italia illustrata, del 1474, un lavoro che “ricostruisce le vicende di quelle che allora erano le 18 province italiane” e che viene quindi considerato “il primo manuale di geografia storica dell’Italia”.

L’opera, però, che più di tutte rappresenta il minuzioso lavoro di ricerca storica di Flavio Biondo (visto che è stata pubblicata in ben 32 volumi!) è del 1453. Si tratta di Historiarum ab inclinatione Romanorum imperii decades, ovvero ‘Le decadi storiche dal declino dell’impero romano’: Biondo vi espone, in maniera dettagliata e in ordine cronologico, i principali eventi e processi storici italiani ed europei, dal 412 all’epoca a lui contemporanea (il 1441). 

Facendo questa precisa scelta cronologica, Biondo dimostrò di aver compreso l’importanza di quel periodo che convenzionalmente oggi facciamo iniziare nel 476 e facciamo terminare nel 1492 e che definiamo - anche grazie a lui -  Medioevo.

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