Alla Basilica di San Francesco torna a dirigere l'orchestra il maestro Marco Titotto
Domenica 1 ottobre alle ore 19:30 la Basilica di San Francesco si riempirà di suoni grazie al concerto che vedrà il ritorno a Ravenna del direttore Marco Titotto alla testa dell’Orchestra della Cappella Musicale di San Francesco, alla quale si aggiungeranno in veste di solisti il soprano Annarita Venieri, il tenore Lorenzo Bellagamba e il chitarrista Donato D’Antonio per esibirsi in un programma variopinto.
Aprirà la serata la celebre "Fantasia pour un gentilhombre" di Joaquín Rodrigo. Questo brano, ormai entrato in pianta stabile nel repertorio chitarristico, affonda le radici nella tradizione musicale barocca spagnola. Fu, infatti, dalle composizioni di Gaspar Sanz che Rodrigo prese le mosse per scrivere questo concerto per chitarra e orchestra.
Cominciò proprio alla Cattedrale di San Paolo a Londra, luogo dove ora riposano le sue spoglie, la carriera musicale di William Boyce, uno dei più grandi esponenti del barocco inglese. Ancora oggi le sue musiche vengono cantate durante i servizi liturgici dalle assemblee nelle chiese anglicane, tuttavia, il compositore inglese non rivolse la sua attenzione solo all’ambito sacro. Furono importanti anche le esperienze cameristiche e sinfoniche e va ricordato come tappa fondamentale anche il masque su testo di John Dryden (già librettista del King Arthur di Henry Purcell) che gli permise di arrivare a una sintesi nella forma dell’oratorio, di cui Salomon è un ottimo esempio del quale verrà eseguito il duetto "Together".
La cantata "Da, Jesu, deinen Ruhm" composta da Georg Philip Telemann nel 1731 per la dodicesima domenica dopo la Trinità si inserisce nel solco della tradizione luterana, ben testimoniata anche dal lavoro di Bach, di offrire musica sacra appropriata a ogni domenica dell’anno liturgico. Questo lavoro di composizione settimanale fu, certamente, fonte di grande impegno per i musicisti, ma diede la possibilità alla chiesa protestante di avere un proprio patrimonio musicale, in lingua tedesca, adatto per ogni occasione sacra.
Dalla vicina Sassonia veniva, invece, Georg Friedrich Haendel che trovò fortuna in un’altra nazione protestante, l’Inghilterra. Proprio sulle sponde del Tamigi il musicista ebbe modo di comporre alcune tra le pagine più famose della storia della musica. Tra i generi più frequentati dal Handel c’è, indubbiamente, l’oratorio che nelle sue declinazioni sacra e profana offriva la possibilità di raccontare una storia e impartire un insegnamento morale. Tra queste composizioni si distinguono il Samson, L’Allegro, il Pensieroso e il Moderato – di cui verrà eseguito il delizioso duetto "As steel the morn" - e, il più celebre, il Messiah. Ingresso a offerta libera.