"Un’Antenna sul Tetto": all'arena estiva un docufilm su Tele-Modigliana
Un’emittente di paese, un palinsesto dedicato al territorio, un’avventura televisiva che brucia le tappe anticipando il boom delle tv locali. Questa è la storia di TeleModigliana raccontata dal regista Alessandro Quadretti nel suo Un’Antenna sul Tetto, che verrà proiettato all’Arena Borghesi di Faenza giovedì 24 agosto, alle ore 21.15 – ingresso gratuito e ospiti in sala.
Era il 1968, un’antenna alta diciotto metri sul tetto di un convento e una Ford Transit organizzato come regia mobile per le dirette erano le sole tecnologie a disposizione. Una rete televisiva che si potrebbe definire casereccia, ma di grande spessore culturale. L’avventura di TeleModigliana dura appena una stagione, ma è sufficiente per influenzare il modello e lo sviluppo delle altre televisioni locali.
Il docufilm è frutto di quasi due anni di ricerche, scrittura, riprese e documentazione. Il tutto è nato dal ritrovamento di cento cassette Betamax, rimaste nello scantinato dell’ideatore di TeleModigliana, oggi scomparso, Pierantonio Sangiorgi, e che contengono le uniche documentazioni video della vita del paese di 40 anni fa, oltre a stralci di trasmissioni in studio, e servizi vari.
"Non è solo la storia di TeleModigliana, questa, ma la testimonianza di un momento storico preciso; un attimo prima che gli anni ’80 cambino le regole del gioco, prima che le tv locali perdano innocenza e diventino la televisione commerciale, prima che la società cominci a gravitare su priorità diverse", afferma Andrea Barnabei dell’associazione culturale di Modigliana Big Ben, che ha coordinato il progetto.