Alcol e droga nelle 'notti da sballo': "Serve una svolta radicale per il turismo"
Ci lasciamo alle spalle la settimana di Ferragosto, momento clou del turismo, la settimana del divertimento per eccellenza che quest'anno è stata funestata da un incidente mortale in cui è stata spezzata la vita di un ragazzo di 25 anni e rovinata per sempre quella di una ventottenne. Ancora una settimana dove gli eccessi, lo sballo di alcol e droga sono stati al centro di un modello di divertimento che sempre di più allontana turismo di qualità. E' sotto gli occhi di tutti, basta leggere i giornali o girare per Cervia da una certa ora della notte. Chi non ha voglia di fare le ore piccole può andare nei weekend, alla III Traversa, proprio tra due hotel a 4 stelle. Siamo in un momento molto delicato, uno spartiacque per la nostra città: bisogna reagire. Alcuni segnali concreti si vedono: l'intelligente appello promosso da alcune parrocchie cervesi e dalla Consulta del volontariato è uno spunto da cui partire per una riflessione comune che porti a strategie educative non solo per i ragazzi, ma anche per adulti e imprenditori. Il sindaco ha diffuso un videomessaggio che condividiamo, così come condividiamo le azioni di controllo e repressive che Medri ha messo in campo e che già stanno dando i primi risultati, qualche imprenditore della spiaggia ha deciso di non organizzare più feste, che assomigliano sempre di più a rave incontrollati e ha puntato su feste il cui divertimento è inteso come godimento della socialità e del buon vivere. Questi sono i punti su cui occorre agire, proseguendo nella linea già implementata dalla Giunta Medri: limitare la diffusione dell'alcool e controllare in maniera capillare l'ordine pubblico, soprattutto nei prossimi weekend. Cominciando con il sanzionare chi guida in condizioni pericolose per sé e per gli altri e utilizzando a tappeto etilometri e drogometri, soprattutto nelle vicinanze dei locali con più affluenza e consumo di superalcolici come via dei Cosmonauti, III Traversa, Viale Milano; limitare molto il numero di persone per ogni evento organizzato in spiaggia, sia happy hour o festa notturna applicando le normative già esistenti sulla sicurezza; aumentare le forze di Polizia locale che stanno sulla strada a fare controlli, dotandole di quello che serve per difendersi; cominciare appena finita la stagione in corso a disegnare il progetto di accoglienza e di turismo che vogliamo proporre. Siamo già in ritardo, il turismo degli “addii al celibato”, dello sballo incontrollato all'interno e nelle aree limitrofe alle discoteche (con litri e litri di superalcoolici acquistati nei drink store e nei supermercati), del chiasso e degli schiamazzi volgari come stile di vita si sta già mangiando percentuali importanti del nostro fatturato principale: il turismo di qualità per famiglie. In Puglia già lo stanno facendo, hanno cambiato rotta e non hanno avuto paura di rinunciare a un turismo di bassa qualità, che chiede prodotti “cheap” e devasta l'ambiente e il territorio. Bisogna puntare su bellezza e qualità, asset che abbiamo da sempre. Occorre lavorare per fare crescere la consapevolezza che è necessario darsi nuove regole e rispettare le regole nuove e anche le vecchie (non dare alcool ai minori, non dare alcool a chi già ne ha bevuto troppo...). Bisogna lavorare anche sul piano della comunicazione assieme agli imprenditori e alle associazioni di categoria e costruire politiche attive per realizzare spazi e modalità di intrattenimento per i giovani alternative allo sballo. Bisogna pensare a centri di aggregazioni giovanile con spazi musicali e teatrali incentivando l'imprenditoria giovanile. Questa è una battaglia prima di tutto culturale che si vince tutti insieme, partendo in primo luogo da una forte comunità d'intenti fra imprenditori e Amministrazione Comunale.
Non si tratta di favorire uno o sfavorire un altro, si tratta del futuro del nostro turismo e della nostra città.
Progetto Cervia - Italia in Comune