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Costruzioni, nel 2011 più di 600mila ore di cassa integrazione

I lavoratori delle costruzioni parteciperanno a Roma alla manifestazione nazionale "In piazza per costruire il futuro" organizzata da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil

I lavoratori delle costruzioni parteciperanno a Roma alla manifestazione nazionale “In piazza per costruire il futuro” organizzata da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil. La recessione economica ha spazzato via in Italia, negli ultimi tre anni, 300mila posti di lavoro solo nel settore dell'edilizia.  C'è stato un calo del 30% degli investimenti in opere pubbliche e l'edilizia privata è ferma. Il corteo partirà, nella capitale, alle 9 da Bocca della Verità fino ad arrivare al Colosseo.

Alle 10,30 ci saranno gli interventi dal palco. Un pullman sarà in partenza per Roma dal piazzale del Cinemacity di Ravenna alle 3 di sabato; è ancora possibile prenotarsi rivolgendosi ai funzionari e ai delegati dei tre sindacati di categoria o sul sito www.cgilra.it. I manifestanti intendono chiedere tra le varie rivendicazioni: la modifica del sistema pensionistico con tutele per i lavoratori del settore, in particolare quelli che scelgono lavorazioni particolarmente faticose e gravose; un rafforzamento degli ammortizzatori sociali con estensione delle tutele ai lavoratori dell'edilizia favorendo l'intreccio tra ammortizzatori sociali, formazione e collocamento al lavoro; trasparenza e regolarità del mercato del lavoro; lo sblocco dei pagamenti da parte della pubblica amministrazione a favore delle imprese edili; la messa in sicurezza del territorio con interventi per la difesa delle aree dal rischio sismico e idrogeologico; misure per il rilancio dell'edilizia, procedendo allo sblocco selettivo del patto di stabilità, recupero del patrimonio edilizio pubblico, piani di recupero urbani, valorizzazione dei beni culturali.

I dati del settore costruzioni in provincia di Ravenna - La crisi, che ha colpito il settore delle costruzioni a livello nazionale, non ha risparmiato la provincia di Ravenna. I dati, forniti dall'Ufficio studi e ricerche della Cgil, evidenziano la forte fase di recessione in atto. Nel Ravennate, il totale dei lavoratori delle costruzioni transitati attraverso gli ammortizzatori sociali, dall'ottobre del 2008 ad oggi, è stato di 3.656 unità su un organico aziendale di 7.196 unità. Nel 2011 l'edilizia è ricorsa alla cassa integrazione per ben 634.965 ore, seguito dai comparti del legno (con 8.567 ore) e dell'estrazione minerali (con 2.136 ore). La crisi nelle costruzioni è caratterizzata da un forte ricorso alla cassa integrazione in deroga che raggiunge una percentuale sul totale del 17,77%, quando in regione la stessa si assesta sul 14,10%. La cassa integrazione straordinaria raggiunge invece il 23,54%.

“Questi dati – commentano i rappresentanti provinciali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil -  mostrano che le difficoltà nelle costruzioni perdurano da lungo tempo e siamo preoccupati perchè gli ammortizzatori sociali non potranno essere garantiti ancora per molto. I segnali che arrivano dal Governo non sono in questo senso molto incoraggianti. I sindacati chiedono l'estensione delle tutele ai lavoratori dell'edilizia favorendo l'intreccio tra ammortizzatori sociali, formazione e collocamento al lavoro. Gli addetti dell'edilizia, contrariamente al resto di tutti gli altri lavoratori,  sono sprovvisti dell'indennità economica della mobilità. Secondo i dati registrati dalla Cassa edile negli ultimi tre anni si è perso il 30% di addetti. Molti di questi sono stranieri e tanti altri provengono da fuori provincia poichè sul territorio nel passato hanno operato molte aziende provenienti da altre regioni di Italia. Sul territorio resistono le aziende storiche anche se mostrano segnali di difficoltà legati alla mancanza di lavoro e allo scarsa concessione del credito da parte degli istituti bancari”.
 

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