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Economia Cervia

Direttive anticendio negli hotel, nel cervese a rischio 130 strutture ricettive

"Un dato indicativo tra i tanti: soltanto a Cervia-Milano Marittima ci sono 130 alberghi che rischiano di non riaprire, a fronte di 50 in regola", ricorda il presidente di Assohotel-Confesercenti, Filippo Donati

La proroga al 2014 approvata anche dal Senato, in merito ai termini per l’adeguamento alle direttive antincendio per le strutture alberghiere, è una dimostrazione di responsabilità”. E’ quanto afferma il presidente di Assohotel-Confesercenti, Filippo Donati, sottolineando che “molte, troppe strutture non sarebbero state in grado di adeguarsi alle nuove direttive entro la scadenza prevista, rischiando la chiusura”.

“Per questo – precisa Donati - abbiamo sollecitato più volte il Governo a prorogare i termini, da una parte, e dall’altra a prevedere misure alternative (come l’estensione da 25 a 50 posti letto delle procedure di semplificazione dei requisiti prescritti) per tutte quelle strutture alberghiere che non possono, per motivi strutturali, rispettare i termini dell’adeguamento senza essere costrette ad effettuare lavori enormi affrontando costi insostenibili, soprattutto in un momento così drammatico come quello che stiamo attraversando. Un dato indicativo tra i tanti: soltanto a Cervia-Milano Marittima ci sono 130 alberghi che rischiano di non riaprire, a fronte di 50 in regola. Bisogna fare in modo – conclude il Presidente di Assohotel - che l’adeguamento sia realizzabile per tutti”.

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