Dal via libera degli Usa ai salumi grandi vantaggi per l’Emilia-Romagna
"Sarà proprio la nostra regione a trarre i maggiori vantaggi da questa apertura visto che esportiamo il 46 per cento dei salumi italiani – riflette Bessi -. Una grande opportunità si apre per le nostre aziende produttrici e indirettamente, per il sistema degli allevamenti suinicoli"
‘Il via libera degli Usa alle esportazioni dei salami è un’ottima notizia per l’Emilia-Romagna’. Il consigliere Gianni Bessi (Pd) plaude alla decisione delle autorità statunitensi di allentare le procedure sulle importazioni in Usa sui prodotti della salumeria italiana. Procedure prima eseguite a tappeto su tutti i prodotti. Ora gli Stati Uniti hanno approvato una nuova lista di impianti autorizzati revocando sostanzialmente l'embargo per i salumi italiani.
"Sarà proprio la nostra regione a trarre i maggiori vantaggi da questa apertura visto che esportiamo il 46 per cento dei salumi italiani – riflette Bessi -. Una grande opportunità si apre per le nostre aziende produttrici e indirettamente, per il sistema degli allevamenti suinicoli". Gli Usa sono infatti il principale mercato di sbocco per il nostro agroalimentare. "Con il Trattato Transatlantico per il commercio e gli investimenti (in inglese Transatlantic Trade and Investment Partnership) queste aperture aumenteranno ulteriormente – afferma Bessi – Il nuovo accordo in corso di negoziazione si baserà sul principio di reciprocità senza sacrificare la sicurezza alimentare, e non avrà a oggetto la regolamentazione sugli Ogm che in Europa rimarrà la stessa".
"L’Emilia-Romagna – aggiunge Bessi – ha tutto da guadagnare dalla rimozione dei blocchi tariffari, sanitari e delle quote per molti alimenti; forme di protezionismo che ostacolano l’export dei prodotti di qualità a indicazione d’origine. Bisogna invece tutelare i marchi d’origine e impedire che vengano usate etichettature poco chiare, che ad esempio danneggino prodotti come il nostro Parmigiano-Reggiano. Con questi accordi – conclude il consigliere regionale - abbiamo una chance per migliorare le tutele delle nostre produzioni che ad oggi fuori dall’Europa non sono tutelate in questo senso”.