Elezioni politiche, Fare per fermare il declino: i candidati ravennati

Anche Ravenna e provincia saranno rappresentate, alle prossime elezioni per la camera dei deputati , tra le liste  di Fare – Fermare il declino, il partito che ha in Oscar Giannino uno dei fondatori ed ora il leader, che tra i punti qualificanti  del proprio programma ha  quello di aggredire il debito mediante la vendita del patrimonio pubblico ed una massiccia riduzione del carico fiscale mediante un taglio corposo della spesa pubblica.

I CANDIDATI
Il cervese Roberto Nasolini , 45 anni, dirigente d’azienda , che di sè e del motivo che lo ha spinto a candidarsi dice: “Sono il direttore amministrativo e finanziario di una azienda di produzione di grigliato per l’edilizia  e vedo bene in che condizioni è ridotta l’economia locale e nazionale, avendo a che fare quotidianamente con aziende in difficoltà , strangolate dal poco credito , dai ritardi negli incassi , da un pressione fiscale che ti uccide e da una giustizia civile che è indegna, pertanto  ho deciso, per la prima volta in vita mia di impegnarmi in politica in prima persona  perché penso che sia ora di smettere di firmare cambiali in bianco a chi ci ha ridotto in queste condizioni. Se non si inverte la rotta in fretta coleremo a picco tutti ed avremo la responsabilità di consegnare ai nostri figli un paese dal quale sarebbe meglio fuggire e io lo voglio evitare. Quelli che oggi propongono soluzioni miracolose sono gli stessi che ci hanno portato fin qui, FARE è l’unico partito che, oltre ad avere un programma ben definito anche nei dettagli, non si appella alla società civile ma LA CANDIDA. Un vero rinnovamento, nei programmi e nelle persone è l’unica soluzione che ci potrà portare fuori dalle secche”.

Marco Montanari, 28 anni, ravennate, studente, dichiara: "Perchè ho deciso di candidarmi per Fare per Fermare il declino? E' l'unico partito che ha presentato un programma con degli obiettivi che condivido ma soprattutto con un piano di azione per ottenerli e cifre reali; dopo anni di false promesse e parole gettate al vento non mi sembra cosa da poco. Chi ci ha governati fino ad oggi non è stato in grado di farlo per incapacità (legge elettorale) ma soprattutto perchè si è preoccupato di accontentare determinati soggetti (tangentopoli, tesorieri di ogni partito che ne combinano di ogni colore con soldi pubblici, collusione e rapporti con la mafia, ecc). Il risultato è sotto gli occhi di tutti: non è stato fatto l'interesse dei cittadini e dello stato italiano creando disparità e portando l'Italia in questa triste situazione dove la crisi economica è solamente un'aggravante. Il sistema creato dalla classe politica e dirigenziale non è in grado di gestire un paese come il nostro che potrebbe tranquillamente avere una delle economie più importanti del mondo utilizzando quello che tutto il mondo ci invidia: i paesaggi, l'arte, il clima e il turismo. Essendo giovane, capisco la situazione dei miei coetanei, molto spesso senza lavoro, senza la giusta gratificazione o costretti nel limbo del precariato che non garantisce spiragli di miglioramento ne certezze per il futuro".