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Lunedì, 29 Aprile 2024
Elezioni Politiche 2013

Sefi Idem dice sì ai matrimoni gay. L'Udc la bacchetta

Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale dell'Udc, critica la candidata. "I temi e le priorità per rimettere in piedi l'Italia, infatti, sono ben altri"

“Josefa Idem con apprezzabile chiarezza in un’intervista a Vanity Fair ha dichiarato apertamente di essere favorevole alle nozze gay. Posizione rispettabile anche se dalla campionessa di canoa candidata nelle liste del Pd e probabile ministro dello sport in caso di vittoria del partito di Bersani, avremmo preferito qualche linea programmatica di diverso spessore, tenuto conto che stiamo attraversando uno dei periodi più critici della vita economica”. Gianfranco Spadoni, consigliere provinciale dell'Udc, critica la candidata.

“I temi e le priorità per rimettere in piedi l’Italia, infatti, sono ben altri, anche se siamo profondamente convinti che le questioni etiche debbano essere alla base della programmazione e dell’agire politico di tutte le persone impegnate ai vari livelli. - spiega infatti Spadoni - Quella della candidata Idem, dunque, è una posizione rispettabile, ma per noi non è condivisibile in alcun modo: in altre parole si tratta di quei temi e di quei valori non negoziabili poiché poniamo la famiglia al centro della vita sociale come cellula generativa della società. La situazione attuale mostra come gli stili di vita si sono trasformati e i nuovi nuclei sono sempre più famiglie di fatto libere da vincoli matrimoniale aperte a ogni tipo di unione. Si sta tentando, oltretutto, di far passare sotto tono il valore della famiglia tradizionale  fondata sul matrimonio fra sessi diversi, quasi dimenticando come questo istituto rappresenta il nucleo naturale e fondamentale della società. - insiste il consigliere - La legalizzazione di unioni di persone dello stesso sesso, tra l’altro, negherebbe la differenza sessuale, che è insuperabile. D’altra parte per la società l’esistenza della famiglia rappresenta una risorsa insostituibile  tutelata dalla stessa Costituzione e considerata come cellula primaria in grado di assicurare la continuità biologica della specie”.

“Ciò premesso, siamo perfettamente coscienti di come vi siano situazioni nelle quali si rendono  indispensabili garanzie e tutele giuridiche per la persona che convive, ma tutto questo, tuttavia, non può in alcun modo  ipotizzare una nuova figura giuridica che sarebbe alternativa al matrimonio e all’istituto famigliare. - conclude - La nostra contrarietà rispetto alle dichiarazioni della candidata del Pd Idem, non va confusa con il profondo rispetto dei diritti di ciascun cittadino, a cominciare da quello riferito alla libertà individuale ma la nostra riflessione intende, piuttosto, porre l’accento sul valore alla famiglia tradizionale quale società naturale distintiva da qualsiasi altra forma di unione. E che le istituzioni pubbliche dovrebbero sostenere potenziando le politiche sociali e introducendo agevolazioni fiscali e, inoltre, per ricostruire modelli positivi in grado di  contrastare la cultura disgregativa”.  

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