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Cittadinanza onoraria al lupo, tornato dopo secoli sul territorio: "La sua presenza arricchisce la biodiversità"

Al Festival Naturae una simbolica cerimonia di consegna celebrata dal "borgomastro" Roberto Papetti

Già da qualche anno ha fatto la sua ricomparsa, dopo secoli, nella zona della pineta di Lido di Classe e in altre aree protette del parco del Delta del Po. Ora, grazie a una iniziativa che rientra nel programma del Festival Naturae, rassegna che promuove le eccellenze naturalistiche del territorio, al lupo viene consegnata la cittadinanza onoraria. La cerimonia si è svolta nel pomeriggio di sabato all'Arena del Sole, celebrata da Roberto Papetti, appassionato di studi sull'uomo e la natura e scelto come "borgomastro" di Romagna della manifestazione. 

"La collaborazione con gli organizzatori - spiega Papetti, che è inoltre un rinomato artigiano che realizza giocattoli - è iniziata lo scorso anno con una iniziativa simile, dedicata al passero, altro elemento importante della nostra biodiversità". Con la sua abilità nel lavoro artigianale, l'artista ha realizzato una sagoma di un passero al quale è stata consegnata simbolicamente la cittadinanza, mettendo un cordino con una medaglia al collo dell'animale. Quest'anno è toccato al lupo, la cui raffigurazione è stata prima esposta in diversi punti del centro di Ravenna, fino ad arrivare all'Arena del Sole.

Cittadinanza onoraria al Lupo dal Festival Naturae a Lido di Classe

"Il lupo - riprende Papetti - mancava nella nostra zona da secoli. La presenza dei daini nella pineta ha fatto sì che arrivasse un branco ad arricchire la biodiversità del territorio. È un predatore superiore che non attacca l'uomo e vive in un perimetro ristretto, delimitato dal mare". L'iniziativa è stata occasione anche per coinvolgere i bambini, con Papetti che ha messo in scena "Rosina e il Lupo", fiaba tradizionale romagnola. Tutti i partecipanti, adulti compresi, hanno indossato delle maschere con il volto dell'animale, realizzate sempre da Papetti.

"Sono un appassionato di antropologia e delle culture animistiche - aggiunge Papetti - e credo nel fatto che tutto abbia un'anima. Secondo alcuni studi, le specie presenti nel mondo fanno parte di un'unica società declinata in molteplici nature. E anche il rapporto tra uomo e lupo si basa su questo principio. Nel corso dei secoli il lupo ha generato tante fantasie e si è collegato a tanti modi di dire della nostra lingua, con accezioni positive e negative. È nella nostra cultura e non dobbiamo dimenticare - conclude - che è uno dei primi animali addomesticati dall'uomo. Da lui derivano tutti i cani che oggi fanno parte delle nostre vite". 

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