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Addio ad 'Arte&Cioc', Confcommercio accusa il Comune: "Muro di gomma"

Nonostante l’enorme successo di pubblico ravennate e non nelle edizioni precedenti, "ci è stato impossibile organizzare l’edizione 2013 di “ART&CIOC” perché il Comune di Ravenna ha deciso di occupare piazza del Popolo per ospitare la Maratona di Ravenna

Nonostante l’enorme successo di pubblico ravennate e non nelle edizioni precedenti, "ci è stato impossibile organizzare l’edizione 2013 di “ART&CIOC” perché il Comune di Ravenna ha deciso di occupare piazza del Popolo per ospitare la Maratona di Ravenna. Una scelta che ci lascia esterrefatti in quanto non si è voluta trovare una zona diversa dalla piazza per l’arrivo della maratona". A denunciare il fatto è Graziano Parenti, Presidente Confcommercio Ravenna.

"Abbiamo suggerito i Giardini pubblici, l’Ippodromo, la Darsena, ma abbiamo trovato un muro di gomma. Dopo tutti i danni creati dalla concessione di aree alla grande distribuzione, dopo i danni causati dal piano del traffico sommati all’imu, alle tariffe comunali, alle tariffe sempre comunali dei rifiuti, dai mille balzelli che gravano sulle nostre attività, arriva anche uno schiaffo a chi con sacrifici, investimenti e lavoro organizza iniziative. - accusa Parenti - Se il messaggio è che solo l’Amministrazione può organizzare eventi, su molti dei quali sarebbe utile approfondire, sapremo dare nei modi e nei tempi giusti adeguate risposte".

"Il commercio per Ravenna è una fonte di introiti e di occupazione fondamentale e la chiusura giornaliera di attività commerciali sembra non interessare l’Amministrazione. Quando ci si accorgerà che si sta perdendo l’identità culturale e storica visto che tante attività vengono sostituite da gestioni extracomunitarie? Quando ci si accorgerà che intere famiglie di commercianti e dei loro dipendenti gravano e graveranno sempre di più sui servizi assistenziali del Comune; quando si capirà che la fonte certa di crescita è il turismo? I commercianti con gli sforzi e gli investimenti in ore di apertura, rimodulazione delle offerte e studio delle lingue stanno recependo quanto sia fondamentale il turismo e lo vedono già ora con i croceristi e gli ancora pochi turisti che visitano la nostra città. Abbiamo sempre intrapreso la strada del dialogo e del confronto ma se questi sono i risultati allora passeremo ad altri sistemi di protesta consapevoli di esserne capaci", conclude.

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