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Carburanti, Cna: "Il petrolio costa meno, ma il prezzo del gasolio in Italia è tra i più alti d’Europa"

La Cna ravennate: "I pedaggi autostradali e il rifornimento costeranno 10.300 euro in più l’anno sulle casse delle società di trasporto"

L’Italia sale al terzo posto nella graduatoria dei prezzi del gasolio alla pompa più alti d’Europa. A registrarlo è l’Osservatorio sui prezzi dell’energia della Commissione europea, che al 2 gennaio, evidenzia un prezzo di 1,890 euro al litro. "Sbalordisce – sottolinea Laura Guerra presidente di CNA FITA Ravenna - che, a far lievitare a dismisura il costo del carburante sia l’incremento delle accise e delle tasse sull’accise, passate da una incidenza sul prezzo finale pari al 38,7% lo scorso 5 dicembre al 50,7% attuale. Una situazione paradossale se si pensa che oggi il petrolio costa meno di un anno fa, mentre un litro di gasolio alla pompa nel gennaio 2023 costa il 14% in più (1,89 euro/litro di oggi contro 1,63 di dodici mesi or sono) - prosegue Guerra - Per le imprese di autotrasporto la stangata è pesantissima perché condiziona fortemente la principale fonte di energia utilizzata per alimentare i motori dei camion tramite i quali si svolge il loro lavoro.  Un gravoso fardello a cui si aggiungono gli aumenti di tutte le voci di costo correlate a questa attività". 

In particolare, la presidente di CNA FITA Ravenna rileva "l’aumento del 2% sulle tariffe autostradali che ASPI – Autostrade per l’Italia ha applicato a decorrere dal primo gennaio 2023 sulle tratte di cui è concessionaria. Un’impresa di autotrasporto percorre mediamente il 70% su tratte autostradali e questo aggiornamento costerà circa 300€ l’anno per ogni veicolo di cui ha disponibilità. Una misura, peraltro, in palese contraddizione con i disagi, consistenti e purtroppo anche drammatici, ascrivibili al comportamento di Autostrade per l’Italia nella gestione della rete autostradale di sua competenza, criticità accertate e già sanzionate dall’Autorità di regolazione dei trasporti, che continuano a determinare gravi danni all’economia, soprattutto alle imprese di trasporto, a causa dei maggiori tempi di percorrenza che si riverberano inesorabilmente sui costi di gestione e sulla qualità della vita. Il risultato è che i pedaggi autostradali e il rifornimento per un veicolo pesante incideranno per 10.300€ in più l’anno sulle casse delle società di trasporto. Una situazione insostenibile - conclude Guerra - che richiede interventi immediati e decisi per riportare il prezzo del gasolio alla pompa al livello medio europeo. Per FITA CNA è indispensabile arrivare alla definizione del Gasolio professionale per gli autotrasportatori".

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