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Coronavirus e turismo, Casadei (Federalberghi): "Tutela legale speciale per i rischi di contagio in hotel"

"Ci esporremo inevitabilmente al rischio di ospitare per giorni o settimane persone che potrebbero risultare positive al covid-19 durante il loro soggiorno o immediatamente dopo il loro rientro a casa"

"Il sistema alberghiero chiede una tutela legale speciale per Covid-19": Gianni Casadei, presidente di Federalberghi Ascom Cervia, prende posizione in merito alle prospettive sulla stagione turistica in arrivo, fortemente gravata dalle conseguenze sociali ed economiche a causa della diffusione del Coronavirus.

"Il sistema alberghiero cervese, così come quello regionale, è perfettamente consapevole di avere la responsabilità di garantire l’intera filiera turistica: negozi, bar, gelaterie, piadinerie, tabaccherie, parrucchiere, estetiste, stabilimenti balneari, fornitori e non ultimi i dipendenti stagionali, solo per citare alcuni esempi - spiega Casadei - Gli albergatori lo hanno sempre fatto e non si tireranno indietro neppure di fronte a questa emergenza, tanto grave quanto ignota e indecifrabile negli sviluppi e nelle conseguenze. Abbiamo la professionalità e le capacità necessarie per far fronte a tutte le nuove disposizioni normative che, inevitabilmente, investiranno il nostro settore. Però una cosa la dobbiamo chiare subito: le disposizioni e le norme dovranno essere scritte a quattro mani fra chi ha la giusta necessità di garantire la salute pubblica e chi sarà chiamato a metterle in campo. È una condizione necessaria e fondamentale perché capita che le normative siano spesso giuste solo in teoria, ma difficili se non impossibili nell’attuazione pratica. Troveremo le soluzioni tecniche e finanziarie per affrontare a una stagione che definire compromessa significa essere ottimisti. Ci esporremo inevitabilmente al rischio di ospitare per giorni o settimane persone che potrebbero risultare positive al covid-19 durante il loro soggiorno o immediatamente dopo il loro rientro a casa.

"È prudente immaginare questo scenario e capire anticipatamente quali saranno le conseguenze - continua il presidente - Non possiamo in alcun modo pensare di esporre le nostre aziende a rischi di eventuali cause civili e/o penali nel malaugurato caso in cui si verificasse questa circostanza. Quindi o si trovano gli strumenti legislativi per tutelare le imprese alberghiere scongiurando l’eventualità di essere trascinati in tribunale da cliente o dipendenti, oppure è difficile immaginare l’assunzione di un rischio tanto oneroso da parte della categoria. Leggo già notizie di possibili class-action nei confronti dei colleghi altoatesini. Considero fondamentale l’istituzione di un fondo di garanzia certo e capiente, su base regionale o nazionale, in grado di intervenire economicamente a sostegno di ogni azienda che si dovesse trovare coinvolta in una situazione simile. Impossibile al momento fare previsioni sullo sviluppo della situazione, ma stabilire sin da ora e condividere le nuove regole del gioco e il perimetro delle responsabilità è fondamentale per mettere la categoria nella condizione di orientarsi in questo nuovo scenario. Certo della collaborazione e delle capacità sin ora dimostrate dalla giunta regionale, auspico un rapido ritorno a condizioni di semi normalità che ci consentano di affrontare la prossima stagione turistica con il sorriso che ci ha sempre contraddistinto".

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