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Gestimm, sindacati e lavoratori chiedono tavolo di crisi

Le organizzazioni sindacali di Fim, Fiom e Uilm della provincia di Ravenna, unitamente ai lavoratori dell'azienda Gestimm srl, si sono riunite lunedì in assemblea con presidio

Le organizzazioni sindacali di Fim, Fiom e Uilm della provincia di Ravenna, unitamente ai lavoratori dell'azienda Gestimm srl, si sono riunite lunedì in assemblea con presidio davanti alla sede legale dell'azienda a Marina di Ravenna in via Marinara 73. I sindacati esprimono" forte preoccupazione per l’incertezza che sta attraversando l'azienda. Si temono ricadute occupazionali legate alla possibile perdita di posti lavoro".

"I recenti cambiamenti interni alla struttura organizzativa Gestimm - con in primis  la nomina di un nuovo amministratore unico e l’assenza di  persone che a livello locale rappresentino la direzione aziendale - mettono fortemente in discussione la costituzione del  tavolo di trattativa più volte richiesto dai sindacati e dai lavoratori, che chiedono risposte certe e concrete alla direzione aziendale - sottolineano da Fim, Fiom e Uilm -. Chiedono inoltre  all'amministrazione comunale di Ravenna un intervento diretto volto alla costituzione di un tavolo di crisi congiunto per far fronte alle eventuali ricadute occupazionali e lavorative".

L'azienda Gestimm, di proprietà di Marco Animobono, si occupa di realizzazione, costruzione e manutenzione di impianti industriali e carpenteria metallica in vari cantieri e società  dislocati in diverse regioni italiane; occupa circa 70 dipendenti con alto know how sugli impianti. La Gestimm si è aggiudicata importanti cantieri in appalto attraverso il consorzio Ar.Co Lavori. "A questa protesta - spiegano i sindacati - si arriva dopo che, dall'inizio della scorsa primavera, si sono succeduti continui ritardi sui pagamenti degli stipendi  da parte di Gestimm. Ciò ha reso necessario l'intervenuto diretto per responsabilità solidale del consorzio Arco che ha garantito il pagamento degli stipendi in surroga  all’azienda Gestimm Srl.

“Chiediamo con forza alla Gestim – dicono Fim, Fiom e Uilm -  di dire una volta per tutte chi  sono i nostri interlocutori, che mandato hanno, qual è il piano industriale per uscire da questa palude di incertezza, che cosa vogliono fare nell'immediato?”. A tutte queste domande i sindacati e i lavoratori esigono risposte: “Avere delle risposte è essenziale e doveroso – dicono i sindacati -,  riteniamo che sia meglio una brutta verità che una bella bugia e noi vogliamo una volta per tutte la verità. In assenza di risposte immediate continueremo la nostra lotta decidendo di volta in volta quale iniziativa mettere in campo”.

Nel corso del presidio di lunedì mattina i sindacati hanno incontrato la proprietà di Gestim. L'incontro ha portato alla definizione di un nuovo vertice per mercoledì - in occasione del quale ci sarà un altro presidio dei lavoratori - alla presenza della proprietà e anche dell'amministratore delegato e i suoi legali. “Nel corso dell'incontro - concludono i sindacati - verrà discusso, e speriamo definito, il futuro della Gestimm e quali impegni la società si prenderà nei confronti dei suoi dipendenti. Ar.Co Lavori si è inoltre impegnata a corrispondere ai lavoratori anche la mensilità, ancora non pagata, di ottobre”.

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