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Petrolchimica, ipotesi di vendita della Versalis: "Preoccupazioni tra i lavoratori"

Le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno previsto un incontro con i vertici Eni venerdì, mentre i rappresentanti della Regione Emilia Romagna incontreranno Eni verso la metà del mese di novembre

"L'ipotesi di una vendita di Versalis, azienda di Eni attiva nel settore della petrolchimica, ad un investitore straniero, presumibilmente americano, sta progressivamente aumentando di consistenza e trova sostanziale conferma nelle parole dell'amministratore delegato Eni Claudio Descalzi". E' quanto affermano Cgil, Cisl e Uil in una nota: "Se da una parte è sensato vedere con favore il dischiudersi di nuovi scenari e di nuove opportunità per l'azienda chimica più importante del nostro Paese, è altrettanto vero che la mancanza di informazioni in merito all'operazione, unita all'enorme valore strategico nazionale che ricopre una forte presenza in questo settore produttivo, genera legittime preoccupazioni sia tra i lavoratori che nelle istituzioni a livello locale (Ferrara e Ravenna) e regionale".

Le segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno previsto un incontro con i vertici Eni venerdì, mentre i rappresentanti della Regione Emilia Romagna incontreranno Eni verso la metà del mese di novembre. "Spesso nel settore della petrolchimica nazionale ci si è trovati a fronteggiare periodi caratterizzati da una forte incertezza sulle prospettive di medio - lungo periodo, sulle strategie e sul futuro degli investimenti in atto: oggi purtroppo ci troviamo in una situazione di questo tipo, aggravata da un quadro economico generale tutt'altro che rassicurante e da una dichiarata volontà da parte del governo di “fare cassa” dismettendo proprietà e partecipazioni in attività produttive", affermano i sindacati.

"La assoluta rilevanza strategica della chimica di Eni (Versalis ha circa 6.000 addetti diretti, distribuiti in Italia in 12 siti, a cui si aggiungono approssimativamente 20.000 addetti nell'indotto), che ha una pesante influenza sulle filiere produttive nazionali delle gomme e delle materie plastiche e sulle aziende chimiche non appartenenti al gruppo ma vincolate dalle sinergie esistenti nei poli industriali, giustifica appieno le preoccupazioni espresse dai lavoratori, dalle organizzazioni sindacali e dalle istituzioni locali, legittimando la richiesta di chiarimenti ad Eni ed anche di un coinvolgimento da parte del Governo, che di Eni è azionista di maggioranza", aggiungono i sindacati. Per questi motivi le segreterie territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil "esprimono il loro sostegno alle fase di incontri che sta per avere inizio, si impegnano ad informare prontamente i lavoratori degli esiti degli stessi e ad adottare ogni possibile strumento per tutelare l’inestimabile patrimonio di professionalità e lavoro che costituisce il vero valore di Versalis".

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